LA RIFLESSIONE DEL VESCOVO DI REGGIO EMILIA – GUASTALLA MASSIMO CAMISASCA DOPO GLI ATTENTATI DI PARIGI


Reggio Emilia, 14 novembre 2015

Di fronte ad eventi come quelli accaduti ieri a Parigi e a cui purtroppo assistiamo, in un crescendo di sgomento e di esecrazione dal 2001 a oggi (e Dio non voglia, anche in futuro), si intrecciano nella nostra mente riflessioni di diversa natura, ma pur sempre legate fra loro.

Anche quest’anno la Fondazione Banco Alimentare Onlus organizza la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.
Sabato 28 novembre i 135.000 volontari vi aspetteranno negli 11.000 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale per raccogliere gli alimenti a lunga conservazione che verranno distribuiti alle strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.) accreditate.

Quest’anno vogliamo accogliere una provocazione di Papa Francesco in occasione del venticinquesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, rilanciata dal Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile. L’Italia è piena di ponti bellissimi, particolari, straordinari. Vorremmo invaderli con i giovani per dire che il futuro che vogliamo è diverso e passa attraverso il riconoscimento dell’altro come fratello. Noi abbiamo un ponte molto particolare e conosciuto in tutto il mondo: le vele di Calatrava. È moderno, attraversa la periferia della città, non il centro e supera una barriera nuova, non un fiume, ma l’autostrada e la linea dell’alta velocità.
 

Il Progetto Maria di Magdala della Caritas diocesana organizza il consueto appuntamento annuale di approfondimento sui temi legati alla tratta e prostituzione.
Quest'anno l'approfondimento riguarderà il tema dei clienti, tra persone sfruttate e sfruttatori, con il contributo di Mirta Da Pra Pocchiesa del Gruppo Abele.
La serata dal titolo "Quanto vuoi? Andiamo ..." è fissata per mercoledì 25 febbraio 2015 alle ore 21.00 presso l'Oratorio "Don Bosco" di Reggio Emilia.

A qualche giorno dalla chiusura della 18° Giornata Nazionale della Colletta Alimentare siamo pronti a fornirvi qualche dato sulla raccolta di quest’anno.

Innanzi tutto due parole sull’esperienza. E’ stata una bella giornata come sempre, in cui si è potuta apprezzare la generosità di tante persone che hanno deciso di condividere parte della loro spesa, chi poco e chi tanto a seconda delle disponibilità, con chi è meno fortunato. Poi è stata anche una bella giornata di amicizia e di solidarietà fra i volontari. Un bel lavoro di squadra lungo tutto l’arco della giornata che ha permesso di coprire l’intero orario di apertura dell’ECU di Calerno e di dare una mano al Sigma di S. Ilario, grazie anche alla disponibilità di tanti giovanissimi volontari di terza media e delle prime classi delle superiori che durante tutto il pomeriggio si sono alternati con grande entusiasmo e impegno.


Nel ricordarvi la Colletta Alimentare di sabato con questo simpatico video, vi informiamo che a Calerno sarà possibile donare generi alimentari a lunga conservazione presso l'ECU di via Fermi, dove saranno presenti i volontari del Banco Alimentare.





Sabato 29 novembre si terrà in tutta Italia la diciottesima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare (GNCA). Più di 135.000 volontari della Fondazione Banco Alimentare Onlus, in oltre 11.000 supermercati, inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione che verranno distribuiti a 8.898 strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.) che aiutano oltre 1.950.000 persone povere.
Un italiano su dieci soffre di povertà alimentare, in soli sette anni la povertà assoluta è quasi triplicata...
 

Il Papa a Santa Marta: «La nostra vita è troppo facile», mentre c’è chi soffre veramente, come «i cristiani cacciati dalle loro case per la propria fede»

Nei momenti bui anche il lamento diventa preghiera, ma bisogna essere attenti alle «lamentele da teatro». Lo ha messo in evidenza papa Francesco che, nella Messa odierna a Casa Santa Marta, ha preso spunto da un passo del Libro di Giobbe. Il Pontefice ha ricordato chi vive «grandi tragedie» come i cristiani cacciati dalle loro case per la propria fede. Lo riferisce Radio Vaticana.
 Papa Bergoglio ha incentrato la sua omelia  sulla Prima Lettura, nella quale si legge che Giobbe maledice la sua vita, la sua preghiera sembra una maledizione. «È stato messo alla prova - ha rammentato il Papa - ha perso tutta la famiglia, ha perso tutti i beni, ha perso la salute e tutto il suo corpo è diventato una piaga, una piaga schifosa». In quel momento, ha detto Francesco, «è finita la pazienza e lui dice queste cose. Sono brutte! Ma lui sempre era abituato a parlare con la verità e questa è la verità che lui sente in quel momento».
 
Anche Geremia, ha rammentato il Papa, «usa quasi le stesse parole: “Maledetto il giorno che nacqui!”». «Ma questo uomo bestemmia? Questa è la mia domanda - si è chiesto Francesco - quest'uomo che sta solo, così, in questo, bestemmia?». «Gesù, quando si lamenta – “Padre, perché mi ha abbandonato!” - bestemmia? Il mistero è questo», ha osservato.
 

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