Si è conclusa ieri, con la distribuzione dei generi alimentari alle associazioni accreditate, la 17a Giornata Nazionale della Colletta Alimentare nella nostra provincia, che quest’anno ha visto protagonisti anche alcuni ragazzi della nostra parrocchia. Sabato 30 novembre infatti, il giorno della raccolta dei generi alimentari, una nostra rappresentanza ha prestato servizio al supermercato Conad di Cella per tutta la mattinata.

 

Ormai giunta alla 17ª edizione, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è diventata, dal suo esordio nel 1997, un importante momento che coinvolge e sensibilizza la società civile al problema della povertà attraverso l'invito a un gesto concreto di gratuità e di condivisione: fare la spesa per chi ha bisogno. Durante questa giornata, presso una fittissima rete di supermercati aderenti su tutto il territorio nazionale, ciascuno può donare parte della propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà. E' un grande spettacolo di carità: l'esperienza del dono eccede ogni aspettativa generando una sovrabbondante solidarietà umana.

Roma, 08 novembre 2013

 

La corruzione annulla la dignità. Lo ha affermato papa Francesco durante la Messa celebrata stamani nella Casa Santa Marta, come riferisce Radio Vaticana. Il Pontefice si è soffermato sui tanti giovani che ricevono dai genitori “pane sporco”, ossia guadagni frutto di tangenti e corruzione, e hanno bisogno di dignità perché il lavoro disonesto la toglie.

 

Nella «sala della spoliazione» di Francesco: «Oggi è un giorno di pianto per Lampedusa, queste cose le fa lo spirito mondano».

«Il cristiano non può convivere con lo spirito del mondo, la mondanità che ci porta alla vanità, alla prepotenza, all'orgoglio». Nella «sala della spoliazione», dove san Francesco si denudò rinunciando a tutto per mettersi dalla parte dei poveri, il Papa che ha scelto il nome del Poverello d'Assisi chiede a tutta la Chiesa, cioè ad ogni battezzato, di «spogliarsi» di tutto ciò che non è essenziale, per essere solo «la Chiesa di Cristo». È la prima volta in 900 anni che un Papa visita questo luogo. Ad accoglierlo ci sono i poveri assistiti dalla Caritas. Anche questa volta lascia da parte il discorso preparato per parlare a braccio. Ricorda le vittime di Lampedusa dicendo: «Oggi è un giorno di pianto». E ironizza sui media che hanno fatto «fantasie» sul discorso che qui avrebbe pronunciato

 

La scuola ha come fine innanzitutto di aprire la nostra mente e il nostro cuore all’incontro con la realtà, attraverso le diverse materie che altro non sono se non differenti approcci e tentativi di lettura dell’unica realtà di cui siamo fatti, che ci costituisce e ci circonda.

 

La scuola è un incontro con l’uomo, con gli uomini e le donne, con la loro storia, le loro attese, i loro problemi, le loro speranze.

 

La scuola è poi un incontro tra persone. Tra studenti, che possono scoprire la realtà comunitaria in cui sono inseriti fin dalla nascita e sperimentare che si vive solo assieme agli altri, imparando a lavorare, studiare, divertirsi con gli altri. La scuola è soprattutto incontro tra studenti e insegnanti, in una trasmissione delle conoscenze che, anche nel tempo delle tecnologie, esige il rapporto personale tra lo studente e una persona più grande, che possa aiutarlo ad aprirsi alla vita in tutte le sue espressioni.

 

Cari studenti, una parola finale per voi. Vi auguro di trovare nella scuola chi vi aiuti ad innamorarvi di ciò che è bene, che è bello, che dà speranza e capacità di amare. Vi auguro di trovare chi vi apra al futuro facendovi conoscere le ricchezze della storia passata e presente. Sono certo che troverete adulti che rispetteranno e aiuteranno il vostro cammino di crescita verso la maturità.

 

È l’augurio del vescovo. Vorrei per tutti essere il vostro

 

+ vescovo, Massimo.

CITTÀ DEL VATICANO

«Oggi l’essere umano è considerato egli stesso come un bene di consumo che si può usare e poi gettare. Questa deriva si riscontra a livello individuale e sociale; e viene favorita!». Sono le parole usate questa mattina dal Papa, nel messaggio che ha rivolto ai nuovi ambasciatori di Kyrgyzstan, Antigua e Barbuda, Lussemburgo e Botswana, ricevuti nella Sala Clementina. Si tratta del più significativo e impegnativo discorso finora tenuto da Francesco sui temi sociali dall'inizio del pontificato. Bergoglio ha riflettuto sulla crisi finanziaria ed economica, e sulle responsabilità della politica.
 

Il Pontefice lo ha detto nell’omelia durante la messa per i cresimandi. E poi come Wojtyla: “Non abbiate paura di andare controcorrente, spalancate la porta a Dio”.


«Giocate la vita per grandi ideali». Così Papa Bergoglio si è rivolto ai giovani alla fine dell'omelia nella Messa per cresimandi e cresimati di questa mattina, parlando a braccio. «Scommettete su grandi ideali, su cose grandi, non siamo stati scelti dal Signore per `cosine´ piccole ma per cose grandi», ha aggiunto Papa Francesco.

 

Si avvicina l'estate, tempo di vacanze, di riposo e tempo di grest! Il servizio di pastorale giovanile propone un percorso di formazione per animatori di grest e campi estivi. Quattro appuntamenti per chi è alle prime armi e per chi invece si è gia cimentato con giochi, bans e bambini... Il corso si terrà presso l'oratorio don Bosco di Reggio Emilia il 7, 9, 14, 16 maggio dalle ore 18,30 alle ore 22,00 e prevede un percorso base e un percorso avanzato.

Pubblichiamo le parole di Papa Francesco, di fronte ai cardinali, nella prima celebrazione dopo l'elezione.

 

«In queste tre letture vedo che c’è qualcosa di comune, è il movimento.

Nella prima lettura il movimento è nel cammino, nella seconda lettura il movimento è nell’edificazione della chiesa, nella terza, nel Vangelo, il movimento è nella confessione.

Camminare, edificare, confessare.

 

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