IV Domenica di Pasqua
Anno C
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
Don Lao amava ripeterlo spesso, e come le nostre case ogni tanto necessita di un po’ di manutenzione straordinaria.
A volte dimentichiamo che il nostro oratorio è un grande dono: non è scontato che ci sia o che sia così ben tenuto o attrezzato e a disposizione di tutta la comunità, in particolare per quel che riguarda gli spazi esterni, sempre accessibili e molto utilizzati soprattutto nei mesi centrali dell’anno.
Per questo motivo siamo tutti invitati a ritrovarci domenica prossima 12 maggio, dalle ore 14:30, per un pomeriggio di lavori in compagnia.
Adulti e ragazzi, nessuno escluso: divideremo le nostre forze con l’obiettivo di sistemare le ripulire la palestra e gli spazi esterni. Ovvio che più saremo più cose riusciremo a fare e con meno fatica.
L’oratorio è di tutti. Un grazie di cuore fin d’ora a chi vorrà dedicargli qualche ora del suo tempo.
III Domenica di Pasqua
Anno C
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade (...). Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?» (...)
Messaggio dei Vescovi per la Festa del 1° maggio 2019
L’orizzonte del lavoro è stato sintetizzato da papa Francesco in quattro aggettivi: libero, creativo, partecipativo e solidale e sviluppato in un percorso che ha coinvolto credenti e parti sociali prima e dopo la preparazione delle Settimane Sociali, contribuendo ad animare il dibattito nel paese. Siamo purtroppo lontani in molti casi da quel traguardo e da quell’orizzonte, che vede nel lavoro un’opportunità per affermare la dignità della persona e la sua capacità di collaborare all’opera creativa di Dio.
Viviamo in un sistema economico che ha dimostrato capacità eccezionali nel creare valore economico a livello globale, nel promuovere innovazione e progresso scientifico e nell’offrire ai consumatori una gamma sempre più vasta di beni di qualità.
Il rovescio di questa medaglia sta nella difficoltà di promuovere un’equa distribuzione delle risorse, di favorire l’inclusione di chi viene “scartato”, di tutelare l’ambiente e difendere il lavoro. In questo contesto la sfida più formidabile, soprattutto nei paesi ad alto reddito dove i lavoratori avevano conquistato con dolore e fatica traguardi importanti, è proprio quella della tutela e della dignità del lavoro. Dignità che è essenziale per il senso e la fioritura della vita umana e la sua capacità di investire in relazioni e nel futuro.
Si avvicina l’estate e si inizia a parlare di GREST.
Come lo scorso anno offriremo due settimane di attività a giorni alterni, sempre in collaborazione con l’oratorio San Giovanni Bosco di Sant’Ilario, e sarà rivolto ai bambini dalla 1a elementare alla 2a media.
Il GREST 2019 di Calerno si svolgerà dal 24 giugno al 5 luglio; lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8:00 alle 17:30 pranzo compreso (come lo scorso anno).
Per tutti i ragazzi dalla 3a media in su che fossero interessati a fare gli animatori proponiamo alcuni momenti di formazione che potete vedere nel volantino qui a fianco. E’ richiesta la partecipazione ad almeno due di questi incontri.
Per qualsiasi informazione potete chiedere a Rita, Paola, Laura, Moni o Andrea, oppure potete contattarci tramite il link “Contatti” qui sul sito.
II Domenica di Pasqua
Anno C
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. […]
Domenica di Pasqua
Anno C
Il primo giorno della settimana, al mattino presto [le donne] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e (...) ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». (...).