Benedetto XVI ha anche ricordato le esperienze del 2011, la Gmg di Madrid e la gioia e la speranza dell'Africa.
"L'Europa è attraversata da una durissima crisi economica e finanziaria che si fonda sulla crisi etica che minaccia il Vecchio Continente". Lo ha detto il Papa, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, durante l'udienza con i membri della Curia Romana e del Governatorato per gli auguri natalizi.
"Anche se valori come la solidarietà, l'impegno per gli altri, - ha proseguito il pontefice - la responsabilità per i poveri e i sofferenti sono in gran parte indiscussi, manca spesso la forza motivante, capace di indurre il singolo, la famiglia e igrandi gruppi sociali a rinunce e sacrifici. La conoscenza e la volontà non vanno necessariamente di pari passo. La volontà che difende l'interesse personale oscura la conoscenza e la conoscenza indebolita non è in grado di rinfrancare la volontà".
"Da questa crisi - ha aggiunto Benedetto XVI - emergono domande molto fondamentali: dove è la luce che possa illuminare la nostra conoscenza non soltanto di idee generali, ma di imperativi concreti? Dove è la forza che solleva in alto la nostra volontà? Sono domande alle quali il nostro annuncio del Vangelo, la nuova evangelizzazione, deve rispondere, affinchè il messaggio diventi avvenimento, l'annuncio diventi vita".
Come insegna l’esperienza di migliaia di giovani che hanno invaso Madrid alla Giornata mondiale della gioventù, i cristiani non testimoniano e fanno il bene per evitare l’inferno o entrare nel regno dei cieli, ma per la gioia di dare agli altri e per l’incontro con il Signore. "Con il proprio tempo - ha affermato Ratzinger - l’uomo dona sempre una parte della propria vita".
"Alla fine, questi giovani - ha proseguito con riferimento ai volontari della Gmg di Madrid - erano visibilmente e tangibilmente colmi di una grande sensazione di felicità: il loro tempo aveva un senso; proprio nel donare il loro tempo e la loro forza lavorativa avevano trovato il tempo, la vita".
Benedetto XVI ha voluto anche ricordare il Continente africano, dopo il suo ultimo viaggio all'estero in Benin: "L'incontro in Africa con la gioiosa passione per la fede è stato un grande incoraggiamento. Lì non si percepiva alcun cenno di quella stanchezza della fede, tra noi così diffusa, niente di quel tedio dell'essere cristiani da noi sempre percepibile".
Fonte: Vatican Insider - La Stampa.it