Pubblichiamo la lettera che il nostro Vescovo, S. E. Mons. Adriano Caprioli, ha scritto a Don Lao in occasione della scomparsa della mamma Celestina.
IN MEMORIA DI MAMMA CELESTINA
Messaggio del Vescovo
Ai figli Don Lao e Lucio
Ai familiari
e alla Comunità di Calerno
Il 1° gennaio, giorno in cui la Chiesa fa memoria della maternità della Vergine Maria, all’inizio di un nuovo anno, mi è giunta la notizia della morte di mamma Celestina. E così, nel tempo in cui la Chiesa celebra il Natale del Signore, oggi la vostra comunità celebra quello che la tradizione cristiana chiama il “dies natalis” o “Pasqua del cristiano”. Natale e Pasqua, come per Gesù, anche per il cammino del cristiano sono le tappe inseparabili dell’incontro col Signore della vita.
Così la Chiesa, che come madre buona nel giorno del Battesimo ha accolto cento anni fa questa sua figlia alla nascita terrena, l’accompagna ora in questa liturgia di commiato alla nascita al cielo, e insieme ridona la speranza della meta comune, il senso di un cammino di vita che tutti ci interpella e ci orienta alla piena comunione con il Signore e i nostri cari nelle dimore eterne.
Amo pensare, caro don Lao, che cinquant’anni della tua vita a servizio della Chiesa, come segretario dell’indimenticabile vescovo Gilberto Baroni e cappellano dell’Istituto Figlie del Gesù, poi parroco a Pieve Modolena, vicario per la vita consacrata, consulente regionale per la Federazione delle nostre Scuole Materne, e ora parroco a Calerno, abbiano trovato nel cuore di mamma Celestina, come già prima di papà Carlo, motivi di trepidazione, di tanta preghiera, e soprattutto di gioia. Ricordo in particolare la partecipazione commossa della mamma un anno fa quando ti ho portato la notizia della nomina a Monsignore.
Così anche questo evento di lutto per te e per i tuoi cari non poteva passare inosservato come una circostanza strettamente privata. La morte della mamma di un sacerdote è momento sì di famiglia, ma di tutta la grande famiglia diocesana che si stringe attorno a te, ai familiari, alla fedele domestica Ursula, alla comunità cristiana di Calerno in una corale preghiera di memoria, ringraziamento e di suffragio.
Anch’io, come tuo Vescovo, insieme all’ausiliare Lorenzo, a Mons. Marmiroli e ai tuoi compagni di classe, ai sacerdoti, ai diaconi e alle religiose voglio esserti vicino, con l’affetto e la preghiera che il vescovo S. Agostino ha pronunciato nella liturgia di commiato della sua mamma Monica: «Ispira, Signore mio e Dio mio, i servi tuoi, i fratelli miei, tutti coloro che io servo col cuore e la voce, affinché si ricordino con sentimento pietoso di coloro che in questa luce passeggera sono i miei genitori, domani miei concittadini nella Gerusalemme eterna, cui sospira il tuo popolo durante il suo pellegrinaggio» (Confessioni IX,37).
+ Adriano VESCOVO
Reggio Emilia, 3 gennaio 2012, memoria del Santissimo Nome di Gesù