Abbiamo così pensato di andarci, oltre che in auto, anche a piedi, partendo dalla nostra Parrocchia e avendo come meta la Cattedrale di Reggio: un po’ come i pellegrini partivano dalle loro case e avevano come meta il Duomo di San Pietro a Roma!
E così, dopo la messa e la benedizione e dopo aver dedicato la nostra marcia a don Lao, armati di Rosario, siamo partiti carichi nello spirito e con la voglia di arricchirci ancora di più!
A guidarci nel cammino una semplice croce, due rami che si incrociano, che da soli non avrebbero nessun significato ma che uniti saldamente tra di loro ci indicano l’unico vero modo per congiungerci con il Signore.
Annodato nel centro della croce il fazzoletto giallo con su scritto “Calerno”, quasi un voler dire “noi siamo qui, al centro della Croce e qui ci restiamo!”
Passi scandititi dalle nostre parole e da qualche auto della Via Emilia: le nostre voci sul frastuono del mondo, il nostro voler conoscerci sul rumore dell’indifferenza che copre tutto e ci fa tutti uguali.
Anche durante il rosario, avevamo dei momenti in cui non si sentiva bene cosa dicesse chi ci precedeva, ma l’idea di recitare a turno la preghiera dedicata a Maria, permetteva di far ruotare questo suono intorno a noi: ognuno portava l’Ave Maria a che gli stava a fianco, pronto a ricevere la sfida e a trasmetterla a chi gli stava dietro.
Alcune volte penso che sia impressionante il numero di messaggi che il Signore ci trasmette ogni giorno per farci capire chi siamo e in che direzione muoverci!
Passo dopo passo, siamo giunti alla meta: Piazza del Duomo con le campane che suonavano a festa!
In pochi secondi la Piazza si è riempita dei volti dei nostri amici, dell’intero vicariato, di una piccola parte della grande Chiesa che si trova a chiedere ancora una volta perdono e ancora una volta il Signore è pronto, li ad attenderci.
E il peso di quella Croce che abbiamo portato con noi, all’improvviso si trasforma e diventa leggerissima ed è quasi un piacere portarla mentre si attraversa la Porta Santa.
Diceva Padre Pio: il Signore talvolta ti fa sentire il peso della Croce. Questo peso ti sembra intollerabile, ma tu lo porti perché il Signore nel suo amore e nella sua misericordia ti stende la mano e ti dà la forza.
Quella croce con i nostri cuori oggi si trova in una camera dell’Ospedale a Reggio: se andate a trovare don Lao, è lì e guardando il volto del nostro pastore capiamo come attraverso la croce si diventa santi!