La nostra Pasqua non è solo una festa, ma è Cristo stesso.
Pasqua significa “passaggio” ed è Cristo che “ci trasse dalla schiavitù alla libertà, dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita, dalla tirannia al regno eterno e ha fatto di noi un sacerdozio nuovo e un popolo eletto”.
E’ importante, tuttavia, rendersi conto che questa molteplicità di passaggi, più che un frutto dell’opera compiuta da Cristo, è una realtà che trova la sua consistenza in Cristo stesso: è lui la nostra libertà, la nostra luce, la nostra vita ecc.
Non si tratta, quindi, soltanto di accettare degli ideali nuovi, ma di accettare una persona; celebrare la Pasqua significa fare “comunione” con lui, andare d’accordo con lui, essere uomini nuovi sulla sua misura. Chi accetta un ideale può anche pensare, dopo un certo tempo, di averlo realizzato; chi accetta una persona – e nel nostro caso è addirittura Cristo – non ha mai finito di accettarla pienamente.