Omelia Domenica 9 Dicembre 2018 II^ di Avvento
Se dovessi dare un titolo alla Parola di Dio appena ascoltata direi così: LAVORI IN CORSO.
Sto parlando così perché il Vangelo ci ha parlato di sentieri da raddrizzare, burroni da riempire e montagne da spianare. E pure il profeta nella Prima lettura ci ha parlato di alte montagne e rupi da spianare, di valli da colmare e di terreni da livellare.
Ma che significato ha questo modo di parlare?
Questo: che l’arrivo del Messia andava preparato, che l’attesa del Cristo richiedeva un rimboccarsi maniche, mani, cuore e testa per essere pronti al suo arrivo.
La venuta del Messia doveva trovare uomini e donne con il cuore e la mente pronti a far tesoro del messaggio che sarebbe stato loro annunciato.
Insomma, bisognava far sì che il Figlio di Dio entrando nel mondo incontrasse accoglienza.
Ne consegue che questa 2^ domenica di Avvento ci consegna parole ben precise: impegno, prontezza, voglia di fare, disponibilità a mettersi in discussione.
Ho usato la parola impegno.
Voglio citarvi in proposito alcune frasi di don Primo Mazzolari: Ci impegniamo senza pretendere che altri s'impegnino. Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s' impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza disimpegnarci perché l’altro non s'impegna. Ci impegniamo non per riordinare il mondo, ma per amarlo. Ci impegniamo perché noi crediamo all'amore, la sola certezza che non teme confronti, la sola che basta per farci impegnare perpetuamente.
Se ci portiamo a casa queste parole col proposito di renderle operative, possiamo dire di stare vivendo un buon Avvento.