Omelia di Domenica 8 dicembre 2019 - Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
L’angelo Gabriele fu mandato da Dio a una vergine, di nome Maria. Così inizia il Vangelo di questa domenica. Credetemi, la visita di un Angelo non fu una prerogativa solo di Maria. Pure a noi può giungere, anzi giunge, un Angelo. E però un angelo può visitarci solo quando come Maria abbiamo il cuore ben disposto, umile, accogliente. Ciascuno ha il proprio Angelo, può cioè godere di una compagnia rassicurante. E’ importante questa cosa: Dio colloca nella vita di ognuno un prete o un genitore o uno zio o un nonno o una suora o un amico o un insegnante o un educatore, il cui esempio e la cui parola sono una luce, una grazia, una benedizione, una speranza… un Angelo. Poniamoci allora, tutti, 2 domande: 1) qual è l’Angelo che Dio ha posto accanto a me e che per me è una provvidenza? 2) Qual è il tipo di Angelo di cui abbiamo tanto bisogno? A questa 2a domanda rispondo così: ci occorre un angelo del silenzio, un angelo della parola buona, un angelo povero e un angelo liberatore.
L’Angelo del silenzio
Dico una cosa impopolare: occorre ogni tanto tenere spenti TV, cell, computer. Operazione non facile ma necessaria. E’ solo in silenzio che si può ascoltare chi ci parla e si può far tesoro fino in fondo della presenza speciale di qualcuno. E’ solo stando in silenzio che si sente meglio l’Angelo, ovvero Colui di cui Dio si serve per rivolgerci una parola saggia e buona. Ma c’è di più: è in silenzio che si è in grado di pensare, di riflettere e di porsi le domande decisive della vita quali: che ci faccio io sulla faccia della terra? Sono al mondo per caso o qualcuno m’ha voluto? Il mio vivere è un navigare a vista oppure ha un tragitto e una meta? Che marito o moglie sono? Che genitore sono? Che prete sono? Faccio le cose con amore o per abitudine o addirittura con trascuratezza? Bè, l’angelo del silenzio, per poter esserci utile, ci domanda di essere capaci di silenzio: è il solo modo per poter essere aiutati a dare risposte sagge alle domande che ho appena posto. Maria, quando l’Angelo le fece visita non era davanti al TV, né al computer, né aveva l’auricolare in ascolto di canzonette. Era in silenzio e fu per questo che s’accorse dell’arrivo dell’Angelo, che ascoltò.
L’Angelo delle parole buone
Di quante parole a vanvera è piena la bocca di tanti: tante parole
per non dire niente. C’è chi parla e non dice niente. E allora l’Angelo delle parole buone ci consiglia di pensare, prima di parlare. D’accordo, bisogna dire quel che si pensa ma anche pensare quel che si dice. Prima di prendere la parola, chiediamoci, almeno qualche volta: quel che sto per dire è vero? Quel che sto per dire è buono? Quel che sto per dire è necessario? L’Angelo della parola buona che ci è accanto, ci aiuta a far sì che le parole di lamento e di critica amara non prevalgano sulle parole incoraggianti e fiduciose.
L’Angelo povero
Quando si mangia troppo e si mangia a tutte le ore della giornata non si sa più cosa sia la fame. Quando l’armadio è pieno di vestiti e dentro non ci sta più niente, uno non immagina cosa voglia dire camminare a piedi nudi su sassi e pozzanghere. Quando giochi e giocattoli hanno invaso la casa, non si riesce ad immaginare che al mondo ci sono bimbi che non possono giocare. Ecco allora la necessità dell’Angelo povero, che ci ricorda il male del troppo, dello spreco e dell’indifferenza.
L’Angelo liberatore
Tutti abbiamo le nostre paure: paura di ammalarci, paura di rimanere senza qualcuno che ci voglia bene, paura di un futuro triste. Bene, l’Angelo liberatore ci è accanto per sgravarci di timori, apprensioni e brutti presagi.
> Bene, cosa ho voluto dire parlando di questi 4 angeli? Che come Maria, pure noi abbiamo accanto angeli, cioè persone buone che hanno a cuore il nostro bene: si tratta di ascoltarle, frequentarle, ringraziarle. Certo, sono persone in carne e ossa come tutti, ma per noi sono angeli mandati da Dio per ricordarci ciò che conta davvero nella vita. Quindi, per accorgerci della visita di un angelo non dobbiamo essere in attesa di uno con tanto di ali come vengono raffigurati gli angeli nei dipinti, fissiamo piuttosto lo sguardo su coloro che ci vogliono bene e soprattutto vogliono il nostro bene.
Maria tu che sei stata in ascolto dell’Angelo inviato a te da Dio, fa che pure noi non
sciupiamo gli aiuti luminosi e saggi che Dio nella sua premura ci mette accanto.