Omelia di Domenica 9 Febbraio 2020 - V Domenica del Tempo Ordinario, Anno A
Il Vangelo di questa domenica ci mette davanti 2 definizioni di cristiano: luce del mondo e sale della terra. Sul cristiano luce del mondo mi son già intrattenuto qualche domenica fa, provo a dire qualcosa sul cristiano sale della terra. Risentiamo le parole di Gesù: voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? Mi son detto: se Gesù paragona noi cristiani a del sale, è perché ci vuole persone non insipide, ma saporose, non inodore ma profumate di Vangelo. Pensate, il Signore, nel definire il cristiano ricorre ad un ingrediente di cucina, il sale. Mi viene in mente quando entriamo in cucina verso l’ora di pranzo: non respiriamo un buon profumino? Bè, applicando questa domanda a noi, chiediamoci: cosa vuol dire avere addosso il profumo del Vangelo? 2 storielle ci aiutano a rispondere.
1^ storiella. 3 monaci avevano l'abitudine di andare ogni anno dall’ abate Antonio e mentre i primi due gli facevano ogni volta tante domande, l'altro taceva sempre, non chiedeva mai nulla. Dopo parecchio tempo l'abate Antonio gli disse: è da tanto che vieni qui, perché non mi chiedi mai niente? E lui: Mi basta vederti, padre. Che è come se qualcuno ci dicesse: ci basta vederti per imparare, mica male!
2^ storiella. Un giorno un pellegrino trovò un pezzo di fango molto aromatico, lo prese e se lo portò a casa. Il suo profumo riempì tutta la casa. Gli domandò: ‘Ma chi sei tu? Una gemma preziosa o qualche nardo mascherato?’ ‘No, rispose, sono soltanto un pezzo di fango!’ ‘E allora come fai ad avere questo meraviglioso profumo?’ ‘Amico, vuoi che ti riveli il segreto? Ho vissuto accanto a una rosa.’ Morale: a vivere vicino alle persone per bene, si arriva a profumare di bene, si arriva ad avere il loro stesso profumo. Se tu vai in un luogo dove tanti fumano, anche tu pur non avendo fumato, puzzi di fumo. Così è a stare vicino agli amici di Gesù, s’arriva ad essere come loro, a profumare di Gesù. Questa storiella della rosa merita un approfondimento: una rosa non ha bisogno di dire o far capire che profuma. Un rosa profuma senza che lo dica. Parla il suo stesso aroma. La rosa è senza perché: profuma perché profuma, non bada a se stessa, non chiede di essere vista. Essa senza problemi diffonde il suo profumo, senza agitarsi o strafare o attivarsi. Bene, mi sembra di sentire Gesù che ci dice: siate come le rose, parlate mediante il profumo del vostro esempio, il profumo della vostra testimonianza. Dunque, il profumo di cui sto parlando è il buon esempio. Il buon esempio sta alla persona come il profumo sta al fiore. A me la parola profumo piace molto. Profuma un fiore, profuma il legno, profuma un panificio, profuma un libro nuovo appena stampato, profuma il bosco, profuma l’incenso, profuma una cantina, ecc. Se intendiamo spargere il bene e indurre a farlo, l’arma vincente è il profumo che abbiamo e cioè il buon esempio che diamo. Una tua parola può essere anche ingannevole, ma ciò che sei, no. Dice un proverbio: ciò che sei grida più forte di ciò che dici. Quindi, genitori, preti, insegnanti, allenatori, educatori: ciò che raccomandiamo, dobbiamo essere noi i primi a farlo. Quanto vorrei che la nostra Unità Pastorale si caratterizzasse più per quel che è, che per quel che dice; più per l’esempio che dà che per le iniziative che promuove. Diceva papa Paolo VI: la Chiesa più che di maestri ha bisogno di testimoni. Ecco perché a tutti coloro che sono abili nel parlare vorrei dire: il valore di quanto dite non dipende dal fare colpo con belle parole, ma dalla conformità tra quanto dite e quanto fate. Cos’è la coerenza? Coerenza è quando ciò che dici, ciò che fai, ciò che pensi coincidono. Sono coerente quando faccio ciò in cui credo, quando faccio ciò che dico, quando mantengo ciò che prometto. Non c’è miglior profumo della coerenza. Vi riferisco una bella frase che ho sentito: vestitevi di coerenza e sarete sempre eleganti. Il vero fallimento di una persona non sono i suoi errori o le sue debolezze, ma la sua incoerenza.
Gesù, sono la coerenza e il buon esempio il sale di cui ci hai parlato. Aiutaci a metterci più decisamente su questa strada.