Omelia di Domenica 01 Marzo 2020 - I Domenica di Quaresima, Anno A
La mia omelia questa mattina prende le mosse da alcune righe della 1^ lettura. Rispose la donna: Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: ‘Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare.’ Mi vien da fare una battuta: Adamo voleva la mela non per il desiderio della mela, ma perché era proibita. Se non gli fosse stato detto che a quell’albero non poteva mettere mano, forse quell’albero non l’avrebbe nemmeno notato. Il gusto del proibito è un vizio antico. Ma battute a parte, le parole di Eva pongono una questione vera, quella del permesso e della proibizione.
Stando alla nostra lettura, permessi e proibizioni sono entrambi frutto dell’amore di Dio. Dio ci ama dandoci permessi e dandoci proibizioni, autorizzandoci e frenandoci. D’altronde, educare è la giusta armonia di sì e no: il genitore che al figlio dice sempre di sì, lo rende viziato, se al contrario gli dicesse sempre di no, lo renderebbe frustrato. Il vero genitore verso il figlio non gli permette tutto come non gli proibisce tutto, concede ciò che fa il suo bene e proibisce ciò che lo danneggia. E a riguardo del perché le cose stiano così, ce lo ha detto la lettura: a partire dal peccato originale, la natura umana è rimasta segnata, per cui non ci è possibile ottenere tutto, accedere a tutto, essere dappertutto, riuscire in tutto. La parola TUTTO s’addice a Dio, non a noi. Non è un caso che lungo le strade ci siano sensi vietati. Come non è un caso che ci siano frasi tipo ingresso vietato ai minori di 18 anni / programma proibito ai minori di 14 / divieto di parlare col conducente / divieto di balneazione. E’ la natura umana che, proprio perché ferita, ha bisogno di asticelle che le ricordino i confini da rispettare. Diversi anni fa uscì un libretto dal titolo: Se mi vuoi bene, dimmi di no. Dice la Bibbia: Ogni cosa ha il suo momento. C'è un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci, un tempo per tacere e un tempo per parlare, ecc.
Anni fa, ero a pranzo in una famiglia e mi trovai a disagio per la frase del figlio, avrà avuto 10 anni. All’improvviso e senza peli sulla lingua, come è tipico dei bambini, mi dice: Sai don, io ho un papà che non mi vuole bene. E io: Ma perché parli così? E lui: Sì sì, non mi sgrida mai. Vengo allora a quanto mi preme dire questa mattina. La lettura ci ha detto: da quegli alberi potete prelevare, ma da quello al centro, no. Ci chiediamo: come si fa nella vita a dire certi no? A lasciar perdere certe occasioni? L’altro giorno con alcuni giovani si discuteva di questa frase: è impossibile fare la cosa giusta se quella sbagliata ti piace da impazzire. Io, riguardo a questo tema, ho trovato illuminanti le parole di don Primo Mazzolari: prima viene l’amore, poi il disamore. Che è come dire: se sei convinto dell’albero a cui attingi, non farai fatica a lasciar perdere gli altri alberi. Quando sei davvero innamorato, qualsiasi altra persona, pur carina fin che vuoi, non farà breccia nel tuo cuore. Quando delle tue scelte sei convinto, non senti il bisogno di cambiare.
> Vi parrà strano ma anche la santità e la perfezione possono essere una tentazione. Ve ne ho parlato domenica scorsa. Ci sono certuni che vorrebbero essere persone che sanno rispondere sempre a ogni domanda, che sanno sempre cosa fare, che non sbagliano mai e che mai sono indecisi nelle scelte da fare. Ma situazioni così non esistono. Ci sono 2 parole da non c0nfondere: perfezione e perfezionismo. La 1^ è una parola positiva e indica il tendere alla perfezione, la 2^ negativa e indica ossessione, manìa, fissa per poter avere sempre i conti in attivo. Se per perfetti intendiamo chi non commette errori, chi non piange, chi non ha incertezze, bè persone così non esistono.
Concludo allora citando il bel finale del Vangelo: ed ecco degli angeli si avvicinarono e lo servivano. Gesù, vinte le tentazioni del diavolo, si vide circondato da angeli. Un linguaggio simbolico per dire: dopo che con le tentazioni hai lottato e l’hai spuntata, gli angeli dell’armonia, della pace e del riposo ti raggiungono.
Gesù, grazie del sostegno che ci offri quando siamo nella tentazione, aiutaci ad essere determinati come lo fosti tu, quel giorno.