Omelia di Venerdì 1 Gennaio 2021 - Maria Santissima Madre di Dio
Maria custodiva tutte queste cose meditandole nel suo cuore. Anche nell’omelia di ieri sera son partito da questa frase del Vangelo, ma questa mattina voglio prenderla più di petto, voglio mettermi davanti alla parola ‘meditare’ e contemplarla. Se il testo evangelico dice Maria meditava nel suo cuore, chiediamo a lei, e tra l’altro oggi è un giorno a lei dedicato, di aiutarci ad assomigliarle. Dunque, meditare! Non si tratta solo di una pratica orientale, è anche - e come - una pratica cristiana.
Nella parrocchia dove sono cresciuto, fin da ragazzini il nostro parroco ci invitava a fare ogni giorno almeno 10 muniti di meditazione. E spesso ci dava libretti da meditare. Quanto vorrei che fosse così anche per i ragazzi e i giovani d’oggi, anche se facile non è, perché se la meditazione è un’attività che si svolge nella quiete, quando si è ragazzi si preferisce il rumore al silenzio, il movimento alla quiete, la velocità alla lentezza. D’altronde non è facile tenere a freno le tante energie che si hanno in corpo, è per questo che tanti adolescenti vivono con fatica e con rabbia le restrizioni della pandemia. Ma stiamo al tema: cos’è la meditazione? E’ la lettura calma, attenta e saporosa di un testo spirituale, che fa scendere le parole che leggiamo nel più profondo di noi stessi, posizionandole nel punto in cui partono le decisioni. In questo modo quanto facciamo non è a caso, ma è ispirato, mosso dalle parole meditate. Quand’ero in Seminario ci veniva detto: Ragazzi, la vita è come un volo per il quale occorrono due ali: l’amore che è l’arte di stare con gli altri e la meditazione che è l’arte di stare con se stessi. Vive bene chi vola con ambedue le ali. Nell’uomo ci sono 2 livelli, l’esterno e l’interno, la superficie e la profondità. Bene, l’abitudine a meditare porta ad essere sempre meno superficiali e sempre più profondi, sempre meno banali e sempre più di qualità. Ed è solo diventando profondi che si diviene capaci di fare le scelte giuste. La meditazione nutre la parte migliore di noi.
Se al mondo sono sempre tanti/troppi i qualunquisti, i mediocri e gli egoisti è perché è tutta gente che non s’è mai messa lì seriamente a pensare, a interrogarsi, a mettersi in discussione. Com’è salutare mettersi in discussione! Dico così perché un po’ tutti diamo per scontato che schemi e progetti che abbiamo in testa siano giusti. E’ dannoso vivere senza pensare, eppure c’è chi vive così.
Credetemi, serve sapere e conoscere, ma non di meno serve meditare. Possiamo fare questa equivalenza: mentre al corpo è necessario il sonno, all’anima è necessaria la riflessione.
E se qualcuno chiedesse: puoi darci qualche dritta su come meditare? Io risponderei che ciascuno ha il suo modo e qui sta la sua bellezza. Tutti i diversi modi però hanno in comune la capacità di fermarsi e di abbeverarsi a una sorgente buona. Due esempi di sorgente buona, fresca e abbondante sono il Vangelo e la vita dei santi. A proposito di santi sentite cosa disse San Bernardo: la meditazione purifica l’anima, governa gli affetti, dirige le azioni, corregge gli eccessi. Forma i costumi, rende la vita onesta e bene ordinata, dà la scienza delle cose umane e divine.
E se di nuovo qualcuno chiedesse: perché è così necessario meditare? Risposta: perché nella vita di tutti accade che ogni fatto, ogni incontro, ogni notizia è come un seme che si deposita dentro di noi. E allora solo la meditazione aiuta a metterlo a fuoco bene, a metterlo a frutto oppure a non farne tesoro perché trattasi di qualcosa non secondo Dio.
Maria comprese tutte queste cose e le aveva imparate non a scuola ma stando sui banchi dell’intimità con Dio.
Non sappiamo cosa ci aspetti nel 2021, sappiamo però che la meditazione in compagnia di Dio procura quel buon equipaggiamento che ci fa compiere bene ogni cosa.
E’ questo il mio buon anno.