Omelia di Domenica 24 gennaio 2021 - III Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
I protagonisti del Vangelo di questa domenica sono Gesù e 2 coppie di fratelli pescatori (Pietro/Andrea - Giacomo/Giovanni). Ho pensato di soffermarmi su 3 azioni/3 verbi che accompagnano la pagina evangelica.
> Vi farò diventare pescatori di uomini: è la promessa che Gesù fece ai 4 pescatori. Il verbo diventare indica un cambiamento. E fu proprio così: quei 4 pescatori, aderendo all’invito di Gesù, diedero alla propria vita la svolta più bella che le potessero dare.
Gesù, con questo verbo, ci ricorda che non siamo obbligati e nemmeno destinati a rimanere quel che siamo, ma che si può ‘diventare’, cioè si può cambiare. I 2 verbi su cui siamo invitati a riflettere sono: rimanere e diventare: o rimanere quel che si è o diventare quel che Dio ci chiede. Ha detto un poeta: ti ama davvero chi ti obbliga a diventare il meglio che puoi diventare. Così fa Gesù, il quale è venuto in questo mondo per dire a ciascuno: sii sempre il meglio di ciò che puoi essere e se io sono venuto nel mondo, è per aiutarti ad esserlo. Gesù dicendo vi farò diventare pescatori di uomini, mise quei pescatori davanti alla possibilità di fare della propria vita qualcosa di molto bello. Li mise davanti alla loro vera vocazione, diede loro la possibilità di fiorire al meglio. Ma il bello non è finito: Gesù, come con quei 4 pescatori, fa così anche con noi: in ciascuno di noi vede ciò che potremmo diventare, coglie in noi ciò che nemmeno noi sappiamo di avere. Se ci coglie che siamo ancora un bocciolo, ci aiuta a diventare il miglior fiore possibile. Se ci incontra che siamo ancora alberello, ci accompagna fino a farci diventare un albero maestoso.
> 2° verbo: lasciarono le reti. Non ci si può mettere al seguito di Gesù e non abbandonare nulla di ciò che si ha, come se Gesù non fosse passato dalla nostra vita. Domanda: se quei pescatori lasciarono le loro reti, noi quale rete dobbiamo lasciare per poterci mettere al seguito di Gesù? Cos’è che debbo scrollarmi di dosso? Quale vestito devo togliermi? Quale spoliazione devo operare nella mia vita? Come il contadino pota la vite per darle più vigore, qual è la potatura che devo effettuare nella mia vita? Il punto è questo: c’è una spoliazione, un alleggerimento da fare. Più passano gli anni, più mi convinco che sono appena 4 le cose che più contano nella vita: Dio, l’amore di qualcuno, l’attenzione ai più deboli e qualche amicizia buona. Bisogna avere il coraggio di 'buttar via' da noi cose non necessarie perché ogni cosa che possediamo ci domanda tempo per sé. Penso a S. Francesco che gettò via i suoi abiti, rendendo la sua vita più leggera e in questo modo la ritrovò, nuova di zecca, migliore di prima. Vivere da cristiani è vivere leggermente, come i pellegrini, che nello zaino hanno solo l’essenziale. Dovremmo frequentare i pellegrini: impareremmo tante cose. Vi confido una cosa: ogni volta che dalla mia vita ho tolto qualcosa, ho sentito Dio più vicino. Il Vangelo di questa 4^ domenica di gennaio ci dice: imparate dai 4 pescatori di Cafarnao: come essi abbandonarono le reti, anche voi avete delle reti da lasciare a riva. Può essere la rete del voler sempre ragione o la rete del non saper perdonare o la rete della finzione o la rete dell’indifferenza o la rete del troppo poco tempo per il Signore o la rete della tristezza.
> 3° verbo: lo seguirono. Seguire Gesù è un modo di essere è un modo di vivere. Cristiano è colui i cui gesti, parole, sentimenti e scelte sono il suo modo di seguire Gesù. Chi ci frequenta dovrebbe dirci: tu non me la dai bere, vedo troppo bene che tu sei al seguito di qualcuno. Chiediamoci allora: posso davvero dire che tutto ciò che io faccio è il mio modo di seguire Gesù? Chi mi frequenta s’accorge che io sono un seguace di Gesù? Vedete, l’essere umano è fatto per andare dietro a qualcuno. Non ci si realizza nella solitudine ma nella relazione. Ecco perché abbiamo tutti la necessità di qualcuno, di camminare insieme, di reciprocità. Ora, Gesù, non volendo che si vada dietro a persone sbagliate o si finisca in posti sbagliati, ci chiede di seguirlo. E nel seguirlo cosa accade? Che ci verrà naturale indovinare gli amori giusti, le amicizia giuste, le decisioni giuste.
Gesù grazie, perché come ogni domenica la pagina del Vangelo è come
una sapienza e una luce che guida e illumina le nostre scelte di vita.