Omelia di Domenica 7 marzo 2021 - III Domenica di Quaresima, Anno B
Una delle prime cose che un catechista insegna ai bambini sono i 10 comandamenti. Sono riportati nella 1^ lettura della Messa, anche se in un contesto molto più articolato rispetto al modo scarno ed essenziale con cui sono elencati nel catechismo. Provo a dire qualcosa su alcuni di essi.
Non avrai altri dei di fronte a me
Chiediamoci: chi è il mio vero Dio? Dio, io o qualcun altro? Chi è che dirige la mia vita? Chi comanda nella casa della mia vita? Per caso, accanto a Dio ho altri dei o idoletti che catturano la mia attenzione più di Dio? Per caso, considero Dio ciò che Dio non è?
Onora tuo padre e tua madre
Significa: non dimenticare mai di dove sei venuto. I tuoi genitori perfetti non sono, forse hanno fatto anche degli sbagli, eppure chi più di loro ti ha amato? Sono stati loro il grande tramite con cui Dio ti ha voluto, ti ha amato e ti ha introdotto nella vita. Tienili in onore dunque e rispettali sempre. Non hai bisogno di aver vicine persone perfette, ma persone speciali, sì. Bè, i genitori sono così.
Non ucciderai
Chiediamoci: sono cattivo? Sono prepotente, arrogante, aggressivo, rancoroso? Quando sono con altri, li rispetto o li uso? Li rispetto o ne approfitto? Come mi comporto verso chi è più debole di me? Non sarà che me lo volgo su come voglio io?
Non commetterai adulterio
So disciplinare la mia affettività e sessualità? Nel mio rapporto di coppia, l’altro è qualcuno o qualcosa? Nel mio rapporto di coppia sono le pulsioni a dettare legge o il vero bene mio e della coppia?
Non ruberai
Possiedo già tanto, perché devo sempre accumulare di più o addirittura appropriarmi di ciò che non è mio? So accontentarmi? So godere e ringraziare di quello che ho?
Non pronuncerai falsa testimonianza
Cioè: non ingannare mai nessuno, non fingere nell’amore.
Sii trasparente come l’acqua corrente dei ruscelli alpini. Sii il più sincero possibile. Diceva a noi ragazzini il mio vecchio parroco: Quando siete nei guai dite la verità.
Non desiderare le cose del tuo prossimo
Cioè, non essere invidioso, non essere sempre in competizione. Gli altri sono tuoi fratelli, non tuoi rivali. Se vivi stando sempre lì a misurarti con gli altri, che vivere è? Vivi con più rilassatezza le tue relazioni. Vivere non è essere sempre in concorrenza con qualcuno.
Riposati il 7° giorno
C’è un diritto al riposo che è di tutti. Diceva S. Ambrogio: Ogni tanto smetti di fare le cose importanti. Lo svago e il riposo non sono cose superflue, contribuiscono invece a dare equilibrio e a farci ripartire più ritemprati. Racconta il Vangelo di Luca che, un giorno, una donna di nome Marta fu rimproverata da Gesù non perché gli stava preparando la cena, ma perché sembrava non dare spazio a nessuna azione diversa. Le mancava, difetto non da poco, la capacità di rilassarsi, ascoltare, riposarsi. Un autore ha scritto: il buon Dio per farci affrontare bene le difficoltà ci ha dato 3 cose: la speranza, il sorriso e il riposo.
Mi avvio a conclusione, anche se mi sono soffermato solo su 8 dei 10 comandamenti. Lascio i restanti 2 alla vostra riflessione.
O Dio, grazie del dono dei comandamenti. Se tutti li osservassimo di più, avremmo gente più corretta, matrimoni messi meglio, famiglie più unite, una Chiesa più come Gesù la vuole. Fa in modo o Dio che ciascuno di noi esca da questa Messa con qualche proposito concreto.