Omelia di Domenica 5 dicembre 2021 - II Domenica di Avvento, Anno C
Se dovessi dare un titolo a questa domenica direi così: LAVORI IN CORSO. Dico così perché il Vangelo ci ha parlato di burroni da riempire, sentieri da raddrizzare e montagne da spianare. E pure la 1^ lettura ha parlato di alte montagne e rupi da spianare, valli da colmare e terreni da livellare...
Chiaramente è un linguaggio metaforico, il cui senso è: l’arrivo del Messia andava preparato, l’attesa del Cristo richiedeva un rimboccarsi mani, cuore e testa per potergli riservare la migliore accoglienza, la venuta di Gesù doveva trovare uomini e donne con il cuore e la mente pronti a far tesoro dell’evento più importante della storia. Bisognava far sì che il Figlio di Dio entrando nella storia incontrasse un terreno favorevole. Giovanni Battista dedicò tutta la vita a questo, solo che siamo noi ora i Giovanni Battista del giorno d’oggi. Chiediamoci: cosa significa oggi per me essere un Giovanni Battista? Tre cose, ritengo: 1° accorgermi dell’arrivo o passaggio di Gesù, 2° accoglierlo, 3° impostare la mia esistenza secondo le sue indicazioni. Riguardo a queste tre cose, la Parola di Dio di questa 2^ domenica d’Avvento ha un accento particolare. Usando parole come burroni da riempire e montagne da spianare, mette l’accento sulla fatica e l’impegno personale. Mi spiego: una buona vita cristiana scorre grazie a 2 fattori: l’aiuto di Dio e l’impegno personale. Disse S. Ignazio di Loyola: Prega come se tutto dipendesse da Dio. Lavora come se tutto dipendesse da te. Bè, è su questo dipendesse da te che la Parola di Dio mette l’accento in questa domenica. E allora ci chiediamo: qual è lo stato di salute del mio impegno, del mio sforzo, del mio mettercela tutta? Sono un indolente? Mi sa fatica fare le cose? Rifuggo da tutto ciò che è fatica e sacrificio? Quali sono le cose nelle quali mi applico al 100% e quelle nelle quali mi applico al 20%? E questa differenza di percentuali ha giuste ragioni? Il sudore non sfiora mai la mia fronte? Dico ‘sudore’ perché, ripeto, parole come quelle che abbiamo sentito (sentieri da raddrizzare e montagne da spianare) ce lo fa venire in mente. Insomma, la vita cristiana, è, certo e prima di tutto, essere sostenuti dalla grazia di Dio, ma poi, in 2^ battuta, è impegno personale. Sentite cosa disse don Mazzolari: Ci impegniamo senza pretendere che altri s'impegnino. Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s' impegna, senza disimpegnarci perché l’altro non s' impegna. Ci impegniamo non per riordinare il mondo, ma per amarlo. Ci impegniamo perché noi crediamo all' amore, la sola forza che basta per farci impegnare perpetuamente. Gesù, in tema di impegno, come si comportò? Rispondo citando quella pagina del Vangelo in cui Gesù, rispondendo a uno che voleva diventare suo discepolo, disse: se vuoi seguirmi, sappi che io non so dove posare il capo. E cioè, per Gesù essere impegnati non è una cosa saltuaria, non è una cosa che dura un po’, ma è cosa seria. Il vero impegno non deve essere solo qui e ora, ma anche in seguito e per sempre. Le cose non si fanno approssimativamente, alla carlona o tante per farle, ma bene e fino in fondo. Diceva Charles de Foucault: se parti per fare una cosa non tornare fino a che non l’hai completata. La mediocrità non va d’accordo con la vita cristiana. Tirare fuori il meglio da se stessi è la miglior cosa che si possa fare. Badate che nessuna relazione di coppia, nessuna amicizia, nessun lavoro, nessuna spiritualità, fin nessun hobby procede bene senza impegno personale. Non è vero che basta un po’ di talento perché le cose riescano. Senza impegno serio, anche il talento non basta a dar vita a qualcosa di bello e di grande. A questo punto non posso non citare alcune splendide parole di M. L. King: Se un uomo viene chiamato a fare lo spazzino, dovrebbe spazzare le strade come Michelangelo dipingeva o come Beethoven componeva o Shakespeare scriveva poesie. Dovrebbe spazzare le strade così bene che tutti gli ospiti del cielo e della terra si fermerebbero a dire che qui ha vissuto un grande spazzino che faceva bene il suo lavoro.
Gesù, questa mattina rientriamo alle nostre case con nel cuore queste parole del Vangelo:
“burroni da riempire, sentieri da raddrizzare e montagne da spianare.” Se queste parole indicano
impegno e sacrificio, siamo pronti a farcene carico per amore tuo e il bene di tutti.