Omelia di Domenica 6 febbraio 2022 - V Domenica del Tempo Ordinario, Anno C
Gesù disse a Simone: ‘Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini.’ Così è terminata la lettura del Vangelo. Nell’omelia di ieri sera mi sono soffermato sulle prime due parole non temere, ora dico qualcosa sulle restanti: d’ora in poi sarai pescatore di uomini. E cioè: “Pietro se se fino ad ora sei stato un cercatore di pesci, da ora sarai anche un cercatore di anime.” Una prima cosa da dire è questa: quella giornata, per Pietro, fu a dir poco memorabile. Egli, nell’accettare di passare da pescatore di pesci a pescatori di uomini, diede alla sua vita la svolta più bella che le potesse dare. Gesù quel giorno aveva, sì, davanti a sè Pietro, ma non era ancora il Pietro vero, il Pietro maturo, il Pietro realizzato, il Pietro che lui (Gesù) avrebbe reso. Gesù quel giorno presentò a Pietro il futuro Pietro, gli parlò del Pietro che sarebbe diventato.
Dicendogli d’ora in poi sarai gli mise davanti la sua vocazione, quella di apostolo. Potremmo dire: se in quel momento Pietro era ancora un bocciolo, Gesù gli disse che fiore sarebbe diventato. Non lo trattò da sassolino, ma da roccia, quella Chiesa-Roccia di cui Pietro sarebbe stato il primo Papa.
> E arrivo così al punto che più m’interessa: anche a noi, come a Pietro, può avvenire la stessa cosa. Anche di noi Gesù vede il meglio di noi e si offre di condurci a questo meglio. Gesù coglie di noi ciò che potremmo e dovremmo diventare. Viene in mente quel bel testo di M. L. King: Se non puoi essere albero sii un cespuglio. Se non puoi essere autostrada sii un sentiero. Se non puoi essere il sole, sii una stella. Ma sii sempre il meglio di ciò che puoi essere. Insomma, a stare con Gesù si fiorisce al meglio. Chi di voi è abituato a leggere e meditare la Parola di Dio del giorno forse ricorda che qualche settimana fa, la prima lettura della Messa ci presentava il bel racconto della scelta di Davide quale re d’Israele. Tutti s’aspettavano che la scelta cadesse su uno dei sette figli di Jesse. Ma nessuno dei sette fu scelto. Voglio leggervi un passaggio di questa bella pagina della Bibbia. lesse presentò a Samuele i suoi sette figli, ma Samuele gli disse: - Il Signore non ha scelto nessuno di loro. E aggiunse: - Sono tutti qui i tuoi figli? - No, - rispose Iesse, rimane ancora il più piccolo: è al pascolo. - Mandalo a cercare, - ordinò Samuele. - Non ci metteremo a tavola prima del suo arrivo. Iesse mandò a chiamarlo: era giovane e con un bel colorito, due begli occhi e di piacevole aspetto. Il Signore disse a Samuele: 'È lui: consacralo re'. E Samuele prese il recipiente di corno pieno d'olio e lo versò sulla testa di Davide per consacrarlo. Mi fermo, anche se il racconto continua. Cosa accadde? Che mentre il padre e i fratelli di Davide vedevano in lui un pastore, Dio vide in lui un re. A Davide accadde la stessa cosa che accadrà a Pietro. A Pietro Gesù disse: ti farò diventare pescatori di uomini, a Davide Dio disse che sarebbe diventato re d’Israele. La conclusione mi sembra chiara e molto bella. A me don Fernando e a ciascuno di voi Dio dice: lascia che sia io a definirti, perchè nessuno meglio di me ti conosce e sa le cose promettenti che sono in te. Con me, passi da essere cercatore di pesci a essere cercatore di anime, con me passi da essere pastore di pecore a essere pastore di persone, con me passi da essere persona annoiata a persona appassionata. Ecc... Proposito da portarci a casa: della frase di Gesù (d’ora in poi sarai pescatore di uomini) tratteniamo le tre paroline d’ora in poi. D’ora in poi sta per “esci dal tuo passato, opera una discontinuità con quel che sei stato fino ad ora, ciò che sto per renderti è più importante di ciò che sei stato fin a ora, intendo renderti una creatura nuova, voglio fare con te come ho fatto con Pietro e Davide: voglio far compiere un passo in avanti decisivo alla tua vita.” Conclusione: a noi non resta che dire come disse Maria: “Eccomi Signore, avvenga di me secondo il tuo desiderio.”