Omelia di Domenica 4 dicembre 2022 - II Domenica di Avvento; Anno A
Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino! Sono parole di Giovanni Battista, appena sentite nel Vangelo. E’ interessante la ragione di questo invito: perché il regno dei cieli è vicino. ‘Vicino’ è la parola chiave. Giovanni Battista voleva in fondo dire: se uno come Dio s’avvicina a te, come fai a non convertirti a Lui?! Charles de Foucauld, che il Papa ha fatto santo 2 anni fa, disse: Da quando ho conosciuto Dio, non son più riuscito a fare a meno di Lui. Un altro esempio: se hai vicino a te una persona accogliente e dalle buone maniere, non sei mosso pure tu a essere così!? Voglio dire, la vicinanza contagia: nel male come fa la mela marcia con le altre mele, nel bene come fanno i santi, attrazione per tutti. Convertirsi al bene, prima di essere un precetto, è il frutto di una vicinanza. Regno dei Cieli vicino è un modo per dire ‘Dio ti è vicino’.
> Essere vicino è un tipico atteggiamento di Dio, ‘vicino’ è l’avverbio di luogo tra i suoi preferiti. Dire che Dio è vicino è dire che Dio è sempre lì dove ci troviamo. Lui è sempre con noi, anche se noi non siamo sempre con Lui. Diceva S. Agostino: Dio è più intimo a me di quanto lo sia io a me stesso. Anche la 1^ lettura della Messa ci ha parlato di vicinanza e ci detto una cosa molto bella: che Dio riesce a tenere vicini esseri incompatibili come il lupo e l'agnello, il leone e il bue, la mucca e l’orsa. E tutto questo come può accadere? La risposta della lettura è: accadrà grazie a un fanciullo che li guiderà. Animali così nemici fra loro che stanno insieme, sono un modo allegorico per dire che tra arabi ed ebrei, cristiani e musulmani, neri e bianchi, connazionali e stranieri, giovani e vecchi, è possibile una buona convivenza. L’Avvento che stiamo vivendo è l'annuncio che il Dio in cui crediamo è un Dio che ama stare vicino, ama farsi prossimo e di conseguenza avvicina, abbrevia le distanze, agisce da rete che raccoglie insieme. E a noi cristiani è chiesto di essere al servizio di quest’opera di Dio di avvicinamento. Genitori, se avete un figlio che si dice lontano da Dio, ditegli che Dio però non è lontano da lui. Una trentina d’anni fa il cardinale Martini, iniziava così una sua lettera ai giovani: Caro amico e cara amica, fin ora mi è stato impossibile incontrarti, perché dove di solito vado io, tu non ci sei e dove di solito vai tu, io non ci sono. Bè, Dio invece in tutto questo, riesce: Egli è ovunque c’è un essere umano. Sentite questa storiella. Un giorno un pellegrino trovò un pezzo di fango molto aromatico, lo prese con sé, se lo portò a casa e vide che il suo profumo riempiva tutte le stanze. Gli domandò: ‘Ma chi sei tu? Una gemma preziosa o qualche nardo mascherato?’ ‘No, rispose, sono soltanto un pezzo di fango!’ ‘Allora come fai ad avere questo meraviglioso profumo?’ ‘Amico, vuoi che ti riveli il segreto? Ho vissuto accanto a una rosa.’
Ecco i miracoli che fa la vicinanza: la vicinanza di una persona positiva rende positivo pure te. Se hai vicino un credente autentico, pure te sei invogliato ad esserlo.
Dunque, la buona notizia di 2^ domenica d’Avvento è: Siate come le rose, parlate mediante il profumo del vostro buon esempio, trasmettete l’aroma della vostra bella testimonianza e, vedrete, qualche frutto bello ci sarà.