Omelia di Domenica 11 dicembre 2022 - III Domenica di Avvento; Anno A
Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro? Questa domanda che Giovanni Battista fece giungere a Gesù, la trovo di un’attualità sorprendente. Dico così perché a volte sembra che certi credenti siano alla ricerca di un Gesù diverso dal vero Gesù, come se Gesù non sapesse svolgere bene la sua missione di Figlio di Dio. C’è chi vorrebbe un Gesù diverso: più incline ad esaudire le proprie preghiere, più capace di qualche miracolo in più, più solerte nell’agire ad es. sul fronte delle guerre e nelle tantissime situazioni gravissime che sono sulla faccia della terra. Ecco perché la domanda del Battista Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro? è anche la domanda di tutti quelli che hanno perplessità su Gesù. Gli vogliono bene, certo, ma lo vorrebbero più interventista. Diverse volte nei miei colloqui, anche di confessione mi vien fatta la domanda: ma perché Gesù non interviene? Perché tace? Come può permettere che tanto male circoli nel mondo?
> Ma Gesù, alla domanda del Battista cos’ha risposto? Non con argomentazioni, ma con un elenco di fatti da lui compiuti: ciechi, storpi, sordi, lebbrosi guariscono, cambiano vita, e si rimettono a sperare. E voleva dire: Andate dire a Giovanni che dove passo, dove tocco, porto vita, guarisco, faccio fiorire. E’ vero, i fatti che Gesù elenca non hanno cambiato il mondo, eppure quei piccoli segni son bastati e bastano per non considerare il mondo come un malato inguaribile. Un segno che ha lasciato il segno è stato ad esempio quello del Papa, giovedì, quando nell’omaggio davanti alla statua della Madonna, commosso, s’è rivolto alla Vergine così: Speravo di portarti il ringraziamento del popolo ucraino per la pace, ma devo ancora presentarti la supplica di quel popolo.
Termino con due citazioni. La prima è sempre del Papa: Se riesco ad aiutare una sola persona a vivere meglio, questa cosa è già sufficiente a giustificare il perché del mio vivere. La seconda è di don L. Milani: Quando avrai perso la testa, come l'ho persa io, dietro poche decine di creature, troverai Dio come un premio.