Omelia di Domenica 5 febbraio 2023 - V Domenica del Tempo Ordinario, Anno A
Questa mattina ci basta riflettere su una sola frase di Gesù, ascoltata nel Vangelo, per ricevere tanta luce e sapienza. La frase è voi siete il sale della terra. Mi son detto: se Gesù paragona noi cristiani a del sale, è perché ci vuole persone non insipide, bensì saporose, persone non inodore ma profumate di Vangelo. Gesù, col Vangelo di questa domenica, ci mette in guardia dal rischio di sprecare la nostra vita. Dunque, il Signore, nel definire il cristiano ricorre ad un ingrediente di cucina, il sale. Mi viene in mente quando entriamo in cucina verso l’ora di pranzo: non respiriamo un buon profumino? Bè, se applichiamo questa domanda a noi, vien da dire: cosa vuol dire avere addosso il profumo del Vangelo? Due storielle ci aiutano a capire.
> La prima - Tre monaci avevano l'abitudine di andare ogni anno dall’ abate Antonio e mentre i primi due gli facevano ogni volta tante domande, l'altro taceva sempre, non chiedeva mai nulla. Dopo parecchio tempo l'abate Antonio gli disse: è da tanto che vieni qui, perché non mi chiedi mai niente? E lui: Mi basta vederti, padre. Che è come dire: “Mi basta vederti per imparare.”
> Seconda storiella. (L’ho raccontata l’altra domenica ai bimbi di Calerno durante la Messa) Un giorno un pellegrino trovò un pezzo di fango molto aromatico, lo prese e se lo portò a casa. Il suo profumo riempì tutta la casa. Gli domandò: ‘Ma chi sei tu? Una gemma preziosa o qualche nardo mascherato?’ ‘No, rispose, sono soltanto un pezzo di fango!’ ‘E allora come fai ad avere questo meraviglioso profumo?’ ‘Amico, vuoi che ti riveli il segreto? Ho vissuto accanto a una rosa.’
Morale: a vivere vicino alle persone per bene, è più facile che si arrivi ad essere persone per bene. Se tu vai in un luogo dove tanti fumano, anche tu pur non avendo fumato, puzzi di fumo. Così è a stare vicino agli amici veri di Dio: s’arriva ad essere come loro, a profumare di Dio. Il profumo di cui sto parlando è il buon esempio. Il buon esempio sta alla persona come il profumo sta alla rosa. A me la parola profumo piace molto. Profuma un fiore, profuma il legno, profuma un panificio, profuma un libro fresco di stampa, profuma il bosco, profuma l’incenso, profuma una cantina, ecc. Se intendiamo metterci al servizio del bene, il primo passo da fare è attivare quel profumo che si chiama ‘buon esempio’. Tra l’altro, dare l'esempio è il miglior modo per educare. Una tua parola può essere anche ingannevole, ma ciò che sei, no. Dice un proverbio: ciò che sei grida più forte di ciò che dici. Quindi, genitori, educatori, insegnanti, preti, allenatori: ciò che raccomandiamo, dobbiamo essere noi i primi a farlo. Ecco perché a tutti coloro che sono abili nel parlare vorrei dire: il valore di quanto dite non dipende dalle avvincenti parole che sapete dire, ma dalla conformità tra quanto dite e quanto fate. Cos’è la coerenza? Coerenza è quando ciò che dici, ciò che fai, ciò che pensi coincidono. Sono coerente quando faccio ciò in cui credo, quando faccio ciò che dico, quando mantengo ciò che prometto. Non c’è miglior profumo della coerenza. Sentite questa bella frase: vestiti di coerenza e sarai sempre elegante. Il vero fallimento di una persona non sono i suoi errori o le sue debolezze, ma la sua incoerenza.
Gesù, sono la coerenza e il buon esempio il sale di cui ci hai parlato.
Aiutaci a prendere questa strada con più decisione.