Omelia di Domenica 3 dicembre 2023 - Prima Domenica di Avvento, Anno B
La lettura del Vangelo s’è chiusa con un invito di Gesù chiaro e accorato: Vegliate!
Sappiamo tutti cos’è il vegliare. Vegliare è stare svegli affinché niente di male possa capitare o perché tutto possa svolgersi per il meglio. Veglia l’innamorata che attende l’innamorato; veglia la madre che attende il figlio che tarda ad arrivare dalla discoteca; veglia la mamma sul proprio neonato; veglia la sentinella che scruta in attesa che affiori l’aurora; veglia l'infermiera accanto al malato; veglia il monaco durante la preghiera notturna.
Veglia il pastore sul gregge affinché nessuna pecora si smarrisca o si faccia del male. Racconta il Vangelo di Luca che anche i pastori di Betlemme s’accorsero della nascita di Gesù mentre vegliavano. Veglia dal Cielo don Lao su Calerno e don Pietro e don Franco su S. Ilario affinché la nostra Unità Pastorale si mantenga nel gradimento di Dio. Vi confesso che il sapere che c’è qualcuno che veglia amorosamente su di me, mi fa star bene. Sapere che ovunque sono, qualcuno mi tiene d’occhio amorosamente, mi dà sicurezza e mi fa essere felice e riconoscente. Diceva S. Giovanni Bosco: A ciascuno è affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell’altro. Ecco allora il punto: vegliare è uno dei verbi dell’amore. Veglia chi ama, perché chi ama non abbassa la guardia, chi ama ha cuore, orecchie e occhi ben aperti. Sentite una preghiera che fece una mamma durante una Messa a Correggio quand’ero parroco là: Signore prima di vegliare su di me veglia sui miei figli. Prima di amare me ama i miei figli. Prima di guarire me, non far ammalare i miei figli. Capite allora quanto il vegliare non consiste solo nello stare svegli fisicamente, ma è ben di più. Io non sono dov’è il mio corpo ma dov’è il mio desiderio. Io non sono dov’è il mio corpo ma dove batte il mio cuore. Quanti ragazzi il sabato mattina sono, sì, sui banchi di scuola, in realtà sono già sul campo da basket o da calcio, dove nel pomeriggio giocheranno. Il vegliare dunque ha tanti nomi: è desiderio, è cuore che batte, è sensazione, è prevenire, è avvertire prima che una cosa avvenga. Sia allora, il vegliare, l’atteggiamento di fondo che ci accompagna lungo il tempo dell’Avvento. Lascio a me e voi questo impegno: riusciamo in questo tempo di Avvento a seguire l’invito di S. Giovanni Bosco a vegliare sulla solitudine qualche nostro amico?