Omelia di Domenica 3 novembre 2024 - XXXI Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
Ama il Signore Dio tuo con tutto il cuore e il prossimo come te stesso. Un commentatore ha reso così queste parole di Gesù.
Amerai Dio con tutti i tuoi cuori. Con il cuore di speranza e con il cuore malinconico, con il cuore che crede e con il cuore che dubita. Insomma, ama come puoi, con tutto quel che puoi, come riesci, magari col fiatone, sia quando il cuore splende di fiducia sia quando il cuore è fatto di paura, sia quando il cuore sorride e sia quando il cuore piange.
E’ l’amore il tema della Parola di Dio di questa domenica. L’esperienza dice che l’amore è la soluzione, la medicina di tante cose che non vanno nella vita. Le cure mediche hanno dei limiti, l’amore no. Se l’uomo è DOMANDA, l’amore è la RISPOSTA. Se guardiamo attentamente le ferite e le colpe di tutti noi, cos’è che fa volgere tutto al meglio? L’amore. Si dice: la scienza e il progresso cambiano la storia, Dio dice: l’amore cambia la storia. L’amore è la miglior medicina che c’è. Una persona vale quanto vale la sua capacità d’amare. Vivere è amare e amare è vivere.
Ecco perché adesso vorrei declinare la parola amore, immaginandolo come un fiore con più petali.
* Amare è dimenticare sé stessi per l’altro.
* Amare è dare, non pretendere.
* Amare non è forzare, ma essere rispettosi.
* Amare non è servirsi delle persone ma servire le persone.
* Amare è anche farsi da parte o tacere, anche se si ha ragione, pur di fare il bene dell’altro.
* Amare è far sì che l’altro sia felice, e in questo modo pure noi diveniamo felici.
* Amare non è solo un sentimento, un’emozione, un’attrazione. Amare è anche e soprattutto quotidianità, fedeltà, volontà, sacrificio, pianto, preghiera, generosità.
* L’amore non sopporta le cattive maniere: quando ci si vuole bene ci si tratta bene.
* Amare è perdonare e non rinfacciare all’altro il male subito.
> Adesso vorrei dire una parola su una cosa che Gesù ha ben sottolineato: ha unito indissolubilmente l’amore per Dio e l’amore per il prossimo, quasi rendendoli un unico comandamento. Quest’unione strettissima dei 2 amori, al punto che uno sta senza l’altro, è importantissima, perché? Perché c’è chi ama gli altri prescindendo da Dio e qui lo posso capire se si tratta di un non credente. Ma purtroppo c’è anche chi, credente, prega e viene in chiesa, nel contempo però giudica, prova rancore, parla male delle persone. Ora, tutto questo non va bene. Non venirmi a dire che quando giudichi, tu ami? Se c’è in te l’amore di Dio, tale amore è una forza che ti spinge ad amare l’altro, chiunque esso sia, antipatico o delinquente o uno non della tua religione.
Signore insegnaci ad amare alla tua maniera,
ad amare cioè sempre, dovunque e comunque.