Omelia di Domenica 24 novembre 2024 - XXXIV Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
Ogni anno una domenica del mese di novembre è dedicata a Cristo col titolo di “Re dell’universo”. Tale domenica quest’anno è oggi, una domenica che s’ispira alle parole del Vangelo appena sentite: “Pilato disse a Gesù: tu sei re? E lui: Tu lo dici io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo.” Ora, se Gesù è re di tutto, è re anche della famiglia. Dico così perché oggi nella nostra Unità Pastorale un gruppo di coppie, sposate nel 2014, festeggiano il loro 10° anniversario. Per questo, ho pensato di fare un’omelia su “Cristo re della famiglia”. La domanda a cui vorrei rispondere è: Da cosa si capisce che nelle nostre case regna Gesù? Quali sono i segni che lo attestano? Mi son venuti in mente quattro segni.
1) Il primo, apparentemente ovvio, è questo: due sposi devono soprattutto fare una cosa, volersi bene. E’ questo che ci si attende da due sposi. E quando c’è questo volersi bene reciproco, procede più scioltamente tutto il resto. In una famiglia l’asse portante non è l’asse genitori-figli, ma l’asse marito-moglie. Un esempio fra i tanti: per andare d’accordo non serve pensarla alla stessa maniera ma rispettarsi.
2) C’è poi una seconda cosa: la preghiera, la preghiera in casa. In tante famiglie cristiane, una grande assente è proprio la preghiera. E pensare che pregare in famiglia è salutare come l’aria che respiriamo. Diceva il card. Martini: “Nella mia vita, la preghiera è come il mare per il pesce.” Se si prega, Dio rimane la luce della casa. A stare lontani da Dio ci si ammala. Il Signore sta alla famiglia come la sorgente sta al fiume, come le radici stanno all’albero. Chiedo: riusciamo a trovare ogni giorno un momento di preghiera comune in famiglia? Prima dei pasti per esempio o la sera... basta poco...
3) Io, genitore, devo sempre ricordare che i figli, prima di essere miei, sono di Dio e che non sono mia proprietà. Ne deriva che nell’educarli non devo ledere il loro destino, la loro vocazione, i loro amori, la loro libertà, fin i loro limiti e fallimenti.
4) Ultima cosa. Non esistono famiglie da Mulino Bianco. Esistono le famiglie e basta, quelle che ci sono, quelle reali. E se è vero che famiglie perfette non esistono, esistono però, anzi devono esistere, famiglie capaci di guardare avanti, capaci di ripartire dopo ogni caduta, capaci di amarsi al di là degli sbagli, capaci se c’è una separazione, di saperla gestire nel modo più costruttivo possibile. Anche una famiglia separata è amata da Dio, anzi, forse a maggior ragione.
Concludo: Gesù, regna nel mio cuore, regna nelle mie relazioni, regna nella mia casa, regna ovunque io mi trovo. E sotto questo tuo ombrello regale non mi sentirò mai smarrito.