Omelia di Domenica 15 dicembre 2024 - Terza Domenica di Avvento, Anno C
Se avete fatto caso, nel Vangelo di oggi Gesù non c’è, e nemmeno viene menzionato. Al suo posto, come protagonista, c’è Giovanni Battista. Mi vien da intitolare così questo Vangelo: tre gruppi - una domanda sola - tre risposte. Mi sto riferendo alla prima parte del testo, che ruota attorno alla domanda, ripetuta tre volte, “che cosa dobbiamo fare?”
La domanda è posta da tre soggetti: la folla, un gruppetto di pubblicani e un gruppetto di soldati. Le tre risposte che diede Giovanni Battista furono:
Alla folla > Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto.
Ai pubblicani > Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato.
Ai soldati > Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe.
Queste tre risposte hanno in comune una cosa, la concretezza. Giovanni Battista, in queste tre risposte che dà, segnala delle cose da fare. Come a dire: la vita cristiana, lo dice la parola, è una vita, non una teoria, è un fare e non uno stare sulle nuvole. Chiaramente non un fare qualsiasi, ma un fare che sia obbedienza alla voce di Dio dentro ciascuno. Dunque, uno dei messaggi che ci consegna il Vangelo di questa terza domenica d’Avvento è la concretezza. Provo a declinare questo messaggio con alcuni brevi pensieri.
- Le idee buone han bisogno di gambe per camminare. Noi andiamo dal medico non per rimanere in sala d’attesa, ma per entrare nello studio medico ed essere visitati. Così è delle idee: se rimangono in sala d’attesa, marciscono.
- Com’è che Gesù concluse la parabola del samaritano? Così: “Va e anche tu fa lo stesso”. Non “va e riflettici su” ma “va e fa anche tu così.”
- La Madonna (Vangelo di domenica scorsa), dopo aver ricevuto l’annuncio dell’Angelo, non stette lì a godersi l’onore ricevuto, ma “di fretta” dice il testo, andò dalla cugina Elisabetta.
- Nella parabola di Gesù delle due case (una costruita sulla roccia e l’altra costruita sulla sabbia), perché uno dei due costruttori viene definito saggio? Perché all’ascolto della Parola di Dio, egli fa seguire la messa in pratica di quell’ascolto.
- Ultima cosa. L’amore è il cuore della vita cristiana. Ora, l’amore più che un ideale, è qualcosa che si esercita, che si vive, che si fa. Quanto Gesù parlò di amore nella sua predicazione! Poi però cosa fece? Che diede la vita, per amore. Conclusione: fino a che l’amore non diviene gesto, scelta, bacio, abbraccio, soccorso, preghiera, rimane un amore monco, un amore a metà. Ama non chi promette ma chi mantiene. Ama non chi si limita a dire ti amo, ma lo dimostra nei fatti.
“Giovanni Battista, metti nei nsotri cuori un po' della tua concretezza.”