Omelia di Domenica 22 dicembre 2024 - Quarta Domenica di Avvento, Anno C
Il Vangelo di questa domenica è tutto al femminile, perché ha per protagoniste due donne, Maria madre di Gesù ed Elisabetta madre di Giovanni Battista. E’ iniziato così: “Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.” Perché dice in fretta? Perché Maria aveva dentro di sé un segreto che non riusciva a tenersi dentro e che doveva comunicare, alla persona giusta s’intende. Ma c’è di più: si dice in fretta perché il bene è sempre urgente, perché chi vuole bene non è pigro, non è indolente, chi vuole bene si sente sempre in ritardo sul bisogno dell’altro.
Pensate, Maria aveva appena ricevuto l’annuncio che sarebbe diventata la madre del Figlio di Dio, e anziché starsene a godersi quell’onore, sapendo di Elisabetta, corre subito da lei. Maria, la prima cosa che fece dopo l’annuncio dell’Angelo fu mettersi in viaggio. Vien da dire: Dio è una forza che fa partire, Dio non accarezza il comodo vivere, ma lancia nelle scelte di vita. Io amo tanto la prontezza, il coraggio e la libertà di Maria!
- Mi soffermo su una cosa: Maria, nel decidere di andare da Elisabetta, compì un gesto molto azzardato. Maria si mise in viaggio, incinta, e attraversò quelle montagne impervie della Giudea. Non si lasciò spaventare dalla lunghezza e durezza del viaggio, neppure dalla possibilità di mettere in pericolo la vita del figlio che aveva in grembo: uno scossone in più o uno spavento in più… e la gravidanza veniva compromessa. Si vede che se così decise, fu perché in lei dominava l’assoluta certezza che quanto s’apprestava a fare aveva l’approvazione di Dio. Non è difficile immaginare le obiezioni che Maria ricevette: “Maria, ma chi te lo fa fare? Val la pena che tu faccia un viaggio così lungo con un bimbo in grembo? Ma perché ti metti così alla prova? E alla tua famiglia, che rimane senza di te per un bel pezzetto di tempo, chi pensa? Non ti pare di essere molto imprudente?” Insomma, non è da escludere che Maria sia passata per un’irresponsabile. Senz’altro ricevette critiche e, perché no, cattiverie. E’ il caso di dirlo: Maria fu una donna coraggiosa. In quella circostanza non si consultò con le sue paure, ma col suo coraggio, non consultò i suoi timori, ma la sua prontezza. Domenica scorsa, ho parlato di quella storiella che narra di due cagnolini: uno si chiama paura, l’altro coraggio. Chi dei due cagnolini riceve più da mangiare è quello che ha la meglio nella nostra vita. Domanda: noi, dei due cagnolini, chi teniamo più sfamato? Chiediamo a Maria di mettere nei nostri cuori un po' del suo coraggio, che è poi il coraggio della fede. E allora, e così chiudo, cogliamo uno dei messaggi che ci consegna questa quarta domenica di Avvento, che descrivo così: Quando sei davanti ad un compito difficile, se Dio è con te, comincia! Parti!