Omelia di Domenica 27 aprile 2025 - II Domenica di Pasqua
Una cosa che colpisce del vangelo di questa domenica è il mostrare da parte di Gesù appena risorto, le sue piaghe. Perché questa esibizione? Era così necessario? Pensate: sul corpo di Gesù risorto, rimasero le ferite del venerdì santo. Quelle piaghe non vennero cancellate. Il perché credo che sia questo: se Gesù morì crocifisso per amore nostro, le piaghe sul suo corpo erano la dimostrazione, la prova, che Egli ci amò sul serio e non solo a parole. Mostrando piedi e mani ancora piagati, Gesù voleva dire: Il perdurare nel mio corpo delle ferite alle mani e ai piedi è il segno che non finisce per me il tempo di amarvi. Il mio amore per voi continua. Dunque, quelle ferite rimaste erano il segno di un amore che continuava, di un amore incancellabile. Vi faccio tre esempi di amore corporeo.
- Il primo sono le occhiaie di tante mamme, che la notte non riescono a prendere sonno o perché devono assistere il figlio molto malato o perché, essendo sabato sera, devono attendere il ritorno dei figli dalla discoteca. Queste occhiaie sono un segno corporeo di un amore grande.
- Secondo esempio. Era l’ottobre 1995, lo ricordo come se fosse ieri. Nella parrocchia dove ero parroco - S. Martino di Correggio - chiamai a parlare un missionario, padre Francesco Cavazzuti, originario di Carpi. Era cieco, o meglio era stato accecato da alcuni proiettili che lo colpirono perché stava troppo dalla parte delle famiglie povere della sua missione brasiliana. Ebbene, quegli occhi rovinati che teneva coperti con occhiali scuri, erano le sue piaghe, le sue stimmate, il segno corporeo, visibile del suo amore per il popolo brasiliano. Gesù, le piaghe le ebbe ai piedi, alle mani e al costato, lui agli occhi.
- Terzo esempio. Ci sono alcuni missionari, tornati a casa per ragioni d’ età, che hanno sul corpo cicatrici, piccole amputazioni… qualcuno è rimasto sciancato: sono i segni corporei del loro amore missionario.
* Eccomi allora al punto che m’interessa: come le piaghe sul corpo di Gesù erano la prova del suo averci amato sul serio, ci sono nella nostra vita i segni, le prove che attestano il nostro amore per qualcuno, compreso il Signore? Possiamo noi dire: io ti ho amato e questi sono i segni che lo attestano? Se una sera rientri stanchissimo per aver passato un intero pomeriggio ad accudire dei disabili, quella stanchezza è il segno corporeo del tuo amore verso il prossimo. Se una sera d’inverno, rientri a casa col raffreddore per essere stato tutto il pomeriggio a spalare neve davanti alla casa di due vecchietti ultraottantenni (loro non ci sarebbero riusciti), beh, quel raffreddore è il segno corporeo del tuo amore verso il prossimo.
Gesù risorto, le piaghe rimaste sul tuo corpo ci ricordano che l’amore o è concreto o amore non è. Aiutaci a capire che l’amore è fatto di gesti, e non può limitarsi a rimanere una bella promessa o delle belle parole. Aiutaci a non smettere di amare, ad amare concretamente, e soprattutto ad amare alla tua maniera.