Scrivo questo articolo qualche giorno dopo la conclusione della XIV edizione della 6 ore di pallavolo in memoria di Federica, provando a cambiare un po’ rispetto al solito rendiconto “a caldo” che ero solito fare gli anni scorsi. Un modo come un altro per sottolineare quanto sia bello e importante continuare a portare avanti anche un’ iniziativa come questa.
A coloro che giocano un po’ meno a pallavolo (o non ci giocano proprio) ma ci mettono impegno e grinta e spesso questo si tramuta in giocate spettacolari.
Alla Benedetta e alla Chiara giovani debuttanti che iniziano impaurite le prime sfide, ma poi pian piano “prendono” campo e diventano punti di forza della loro squadra e alla fine, pur non vincendo, si portano a casa una meritata medaglia).
A tutti gli spettatori che anche quest’anno si sono fermati a buttare un occhio al rettangolo da gioco accompagnando da bordo campo le gesta dei giocatori.
E infine una dedica particolare a tutti quelli che hanno capito lo spirito della 6 ore, uno spirito che si può spiegare anche con un gesto, quello della Giorgia che in uno degli scambi decisivi della finale toglie ogni dubbio (palla dentro o fuori di pochi cm) dicendo di aver toccato la palla e concedendo in questo modo un punto importantissimo agli avversari.
Ecco, è con questo spirito che vi dico: arrivederci alla XV edizione.
Robbi.
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