In un pomeriggio incredibilmente baciato dal sole, c’è voluta la freddezza glaciale dei russi Pier, Erika, Chiara Cabassi, Giorgia Gandolfi, Daniela, Regio, Pietro, Simone Iotti e Anna per avere la meglio sull’esuberanza dei cubani Davide, Alessia Marchesini, Monica, Martina, Claudio, Roberta e Dome. Squadra di Cuba che, nonostante l’assenza in finale di Alberto, ha fatto l’impossibile per impedire la vittoria allo squadrone russo...
Così, dopo che già le semifinali si erano concluse al tie-break, anche la finale è stata incertissima e bellissima fino alla fine come dimostrano i parziali 27-25 / 23-25 / 15-13. Dopo un primo set terminato ai vantaggi Pier e compagni sono subito andati in fuga nel secondo, trovandosi in vantaggio anche di 10 punti e sul 18-8 orma i giochi sembravano fatti. Ma proprio in quel momento un ottimo turno della Martina (poi premiata come miglior giocatrice di questa 6 ore) riportava sotto gli avversari che tiravano dritto fino alla fine del set portando la finale al tie-break. Set finale vietato ai deboli di cuore visto l’incredibile equilibrio durato fino al 13-13 prima dell’epilogo conclusivo.
A parte questo resoconto strettamente sportivo, non si può non sottolineare quanto sia stato bello vedere in campo mamme pronte a dividersi tra il loro “dovere” di madri e il rettangolo da gioco, giovani e meno giovani che si mettono in gioco con il solo scopo di divertirsi, ragazzi e ragazze che si allenano tutto l’anno ma che sanno calarsi nello spirito anche agonistico, ma soprattutto gioioso, della 6 ore. Sarebbe bello che il loro impegno e, perché no, le loro gesta non rimanessero nascoste da muri di camion e giostre e che le loro voci non fossero soffocate dai decibel che escono dalle casse acustiche dei giostrai.
Foto 1:
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Foto 2:
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Premiazione!
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