Intervento di don Fernando al Consiglio pastorale
L’idea di un Convegno dell’Unità Pastorale sull’Oratorio è nata la scorsa primavera durante un incontro con chi la domenica pomeriggio fa assistenza in Oratorio a S. Ilario.
Perché è nata questa idea?
> Una premessa: in Oratorio a S. Ilario tutti i giorni ci sono persone e ragazzi che vanno e vengono, per cui una forma di custodia o assistenza è necessaria. Dal lunedì al venerdì c’è la copertura educativa di Ando e Mattia, il sabato è scoperto, mentre di domenica c’è un gruppo di uomini, che a turno garantiscono l’assistenza. Un particolare: l’utenza che fruisce dell’oratorio non è la stessa nei giorni feriali e nel fine settimana. Mentre nei giorni feriali sono soprattutto i bambini ad essere presenti, nei fine settimana sono altri i ragazzi presenti; si tratta di ragazzi di S. Ilario e zone vicine (Praticello, Campegine, Calerno, ..), di età dai 13 ai 20 anni, i quali, ignari della specificità del luogo dove si trovano (l’Oratorio), ugualmente lo frequentano, vedendosi accolti.
La richiesta di un Convegno e di un serio confronto all’interno della comunità è nata dal fatto che i ragazzi dei fine settimana uniscono a una loro indubbia simpatia, atteggiamenti spesso indisciplinati e non amanti delle regole, incuranti del fatto di trovarsi in uno spazio parrocchiale. Questa cosa genera discordanze e divisioni nella comunità parrocchiale: c’è chi vorrebbe un oratorio più selettivo e più scremato, c’è chi pur a favore dell’accoglienza, lo vorrebbe più attento e deciso nel far comunque osservare certe regole. Ci sono genitori che di proposito non mandano i figli in Oratorio perché non darebbe la sicurezza educativa desiderata. Più d’uno, in questi anni m’ha parlato della necessità di un regolamento da tenere esposto sulle pareti dell’Oratorio. Ora, per un parroco è motivo di sofferenza vedere che la propria comunità si divide e si lamenta riguardo a un’attività a favore dei ragazzi così fondamentale come l’Oratorio.
Ecco allora l’idea di fare un convegno: è un’idea che nasce da queste domande
- l’Oratorio di S. Ilario è dotato di linee educative e obiettivi?
- La nostra comunità parrocchiale, in tema di Oratorio, riesce ad essere più concorde e più unita, visto che in ballo c’è una realtà per i giovani, così importante quale appunto l’Oratorio?
Un altro elemento importante del nostro Oratorio è la presenza delle società sportive, che tutti i giorni fruiscono della palestra parrocchiale: anche questo intreccio di sport e oratorio avrebbe bisogno di maggiore chiarezza e di più aiuto vicendevole.
> Una parola sulla parrocchia di Calerno: rispetto a S. Ilario ha meno problemi. E’ vero che anche a Calerno c’è una frequenza pressoché quotidiana del campetto presso la palestra, senza alcuna supervisione, ma grazie a Dio grossi problemi non si registrano. Va comunque detto che diversi ragazzi di Calerno frequentano l’Oratorio di S. Ilario o giocano nelle società sportive di S. Ilario. A Calerno più che un Oratorio c’è attività d’oratorio: si tratta di 2 orette la domenica pomeriggio durante le quali alcune famiglie intrattengono i bambini della parrocchia con giochi e merenda.
> Torno al tema del Convegno, che è un’idea non mia ma che ho raccolto volentieri. E’ un’iniziativa che bisogna pensare bene. Mi preme ad esempio che attorno ad essa nasca un largo coinvolgimento. Tutti e non solo gli “addetti ai lavori” devono poter offrire il proprio contributo di idee ed esperienze. Se la parrocchia è una comunità educante, l’Oratorio non può ridursi ad essere l’affare di qualcuno: tutti - genitori, educatori, allenatori, catechisti, insegnanti, il Comune, i carabinieri, .. - dovranno essere coinvolti. L’oratorio è di tutti e non è il monopolio di qualcuno.
Io procederei così:
1) Costituzione di una commissione che prepari e gestisca il Convegno. Tale commissione dovrà comprendere persone del Consiglio pastorale. Propongo che ci siano Ando, Mattia, Luca D., Tommaso, Sandro, Luca F., 2 persone per Calerno (Pier, Loris, ..). E’ opportuno che di tale commissione faccia parte anche qualcuno dell’anspi e di coloro che fanno assistenza in Oratorio la domenica pomeriggio (Lollo Cassarà ad esempio). La commissione può essere allargata a persone ritenute idonee.
2) E’ bene che si fissi fin da ora la data del Convegno (gennaio?): sapere fin d’ora una data aiuta ad articolare meglio i lavori preparatori. La preparazione sarà molto importante e quindi, come ho detto sopra, dovrà prevedere un serio coinvolgimento di tutte le fasce della comunità.
3) La domenica del Convegno, oltre a comprendere brevi relazioni, frutto del lavoro di chi è stato coinvolto (famiglie - dirigenti sportivi – educatori - ..), potrà prevedere una relazione portante, tenuta ad es. don Pagliari della pastorale giovanile di Reggio, come pure - perché no - l’intervento del Vescovo e del sindaco.
4) L’esito del Convegno dovrà essere la stesura di linee guida, comprensive se è opportuno di un regolamento, a cui l’Oratorio dovrà attenersi.
Offro al Consiglio pastorale queste considerazione per la condivisione.
Grazie dell’ascolto.
18/09/2019