- don Fernando
- Comunità Parrocchiale
S. Messa in streaming del 21 giugno
XII Domenica
Tempo ordinario – Anno A
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. [...]»
Messe festive
18.30 (prefestiva a Calerno) – 8.00 (S. Ilario) – 9.15 (Calerno) – 10.30 e 19.00 (S. Ilario)
Il link per poter seguire la Messa delle 10.30 in streaming è https://youtu.be/WXLjXglToAI oppure sul sito della Parrocchia di Calerno
Messe feriali
Mercoledì alle 19 (Calerno) - Martedì e Giovedì alle 19 (S. Ilario)
Importante: per le Messe feriali no, ma per quelle festive, compresa quella del sabato, occorre prenotarsi attraverso il sito www.iovadoamessa.it o telefonicamente (347/7806746 – 347/3795237). Dato che ogni liturgia deve corrispondere un gruppo di volontari all’opera, più ce ne sono e più liturgie possiamo permetterci: chi intende dunque farsi avanti è il ben accetto ad è pregato di contattare qualcuno del comitato di sicurezza (i 2 diaconi Mauro e Marco, Alessandro Bizzarri, Loris Miccoli, Andrea Contrastati, Fausto Simonazzi).
Dopo questo periodo di Coronavirus che ha scombussolato anche il nostro percorso di catechesi, abbiamo pensato a come fare un punto di riepilogo con i nostri ragazzi. Grazie ad un incontro d'equipe con gli educatori di Sant’Ilario con cui collaboriamo in questo cammino, ci è sembrato interessante partire da uno stimolo provocatorio attraverso un video di don Alberto Ravagnani, famoso giovane prete Youtuber, sulla FELICITÀ.
Abbiamo raccolto dai ragazzi di terza media di Calerno questi bellissimi e stimolanti pensieri che abbiamo voluto condividere!!! Pensiamo possano essere interessanti, oltre che segno della loro crescita!! Buona lettura.
Terry Marco e Rita.
Omelia di Domenica 14 Giugno 2020 - Corpus Domini
Era il 1200 a.C. circa: il popolo ebreo entrava, progressivamente e non senza ostacoli, nella cosiddetta terra promessa che era poi il territorio di Canaan, l’attuale Israele. In quel modo gli ebrei cessavano di essere un popolo nomade per divenire un popolo sedentario, a dimora fissa, con una sua terra. E infatti, da lì in poi cominciarono a dotarsi di una forma di Stato (la monarchia), di un ordinamento giuridico, ecc. Bene, è a questo momento storico che si riferisce la 1^ lettura della Messa. Contiene un accorato appello di Mosè a far sì che si vivesse quel periodo nuovo, promettente, inedito, lontano da certi rischi. Risentiamo le sue parole: Non dimenticare quanto il Signore, tuo Dio, ha fatto per te in questi 40 anni in cui hai vagato per zone desertiche: ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione di schiavitù; ti ha condotto per questo deserto spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz'acqua; ha fatto sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima; nel deserto ti ha pure nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri. Parole sacrosante! Se avessi qui davanti a me Mosè, l’abbraccerei.
Corpus Domini
Anno A
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo (...) Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Omelia di Domenica 7 Giugno 2020 - Santissima Trinità
Nel pensare a questa mia omelia mi son chiesto: se oggi è la domenica della SS.ma Trinità, a chi mai interessa un simile argomento? Che Dio sia insieme una e tre persone (Padre, Figlio e Spirito Santo) quanto mi tocca? Quanto ci riguarda? Il sapere che Dio è uno e trino non è una verità un po’ astratta e lontana dalla nostra sensibilità? Mi son detto allora: devo mettercela tutta per far comprendere a chi mi ascolta che invece riflettere su Dio Trinità non è affatto tempo perso.
Santissima Trinità
Anno A
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio».