La signora che sconfisse la guerra
«Nel giro di poche ore diventai il punto di riferimento per l’intera mia famiglia. Da semplice diciassettenne con i problemi di una teenager divenni una donna molto arrabbiata, una donna sempre più arrabbiata via via che crescevo». A parlare è Leymah Gbowee, 40 anni, liberiana, Premio Nobel per la pace nel 2011 (insieme ad altre due donne, Ellen Johnson Sirleaf, presidente della Liberia e sua connazione, e Tawakkul Karman, pacifista yemenita).
Quando scoppiò quel conflitto, Leymah non era ancora maggiorenne ed era appena rientrata dagli Stati Uniti, dove aveva frequentato l’università alla Eastern Mennonite della Virginia. La sua vita, da allora, è stata dominata e stravolta dalla guerra civile liberiana (1989-2003), un conflitto lungo e sanguinoso che l’ha privata di parenti e amici. Ma anche dei sogni e delle speranze.
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