Riflessione di don Fernando
Il rapporto tra preti e laici
Tanti laici delle nostre parrocchie sempre più s’accorgano del sovraccarico di lavoro pastorale che grava sulle spalle dei loro preti. E a testimonianza di questo, stanno certe scene non proprio belle: alludo a quando certi miei confratelli non sentono la sveglia al mattino o che per stanchezza trattano un pò duramente la gente o che s’addormentano durante la predica del prete che presiede la celebrazione o che crollano dalla stanchezza mentre ascoltano le Confessioni o che si dimenticano di appuntamenti importanti pur avendoli scritti in agenda, ecc. Mi vien da chiedere accoratamente:
cari laici, vigilate amorosamente su vostri preti!
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Vigilate su noi preti perché riusciamo a mantenerci grati al Signore per la magnifica vocazione ricevuta e per tutti coloro che ci aiutano a mantenerla viva.
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Vigilate su noi preti perché il gruppo dei più stretti collaboratori non finisca per essere così stabile e vincolante da diventare uno schermo che ci impedisce di vedere il resto della comunità e di percepirne gli umori.
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Vigilate su noi preti affinché chiunque lo desideri, riesca ad incontrarci liberamente senza il filtro o l’impedimento di qualche collaboratore.
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Vigilate su noi preti affinché avendo scelto di servire il Signore, non diventiamo servitori di nessun altro padrone, memori di quanto disse Gesù: non si possono servire 2 padroni (Mt.6, 24).
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Vigilate su noi preti affinché nel dare un incarico a questo e a quello non siamo condizionati e che non capiti che la persona da noi scelta trasformi il suo incarico in un potere anziché in un servizio.
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