Omelia di Domenica 24 settembre 2023 - XXV Domenica del Tempo Ordinario, Anno A
Questa mattina abbiamo davanti una parabola di Gesù splendida, ma che va capita bene. Dico così perché dopo averla ascoltata, vien spontaneo chiedersi: da quando in qua chi lavora un’ora prende una paga uguale a chi lavora otto ore? Vediamo di capire.
XXV Domenica
Tempo Ordinario - Anno A
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”» (...)
Omelia di Domenica 17 settembre 2023 - XXIV Domenica del Tempo Ordinario, Anno A
Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a 7 volte? E’ con questa domanda dell’apostolo Pietro che si apre il Vangelo di questa Messa. Usando la parola ‘fratello’ e non ‘nemico’, Gesù non tratta del perdono dei nemici ma del perdono dell’amico e dei propri cari. Questa domenica ci mette innanzi alle nostre amicizie, ai nostri familiari, alla nostra comunità e lì ci chiede di verificare lo stato di salute del perdono reciproco. Lo sappiamo tutti che non sempre tra amici o tra familiari le cose vanno bene. Viene in mente il salmo 41: anche l'amico in cui confidavo, anche lui, che mangiava il pane con me, alza contro di me il suo calcagno. Ma restiamo alla domanda di Pietro: quante volte dovrò perdonare? Fino a 7 volte?
XXIV Domenica
Tempo Ordinario - Anno A
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette». (...)
Omelia di Domenica 10 settembre 2023 - XXIII Domenica del Tempo Ordinario, Anno A
Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello. Così è iniziato il Vangelo che abbiamo ascoltato, un inizio che mi fa venire in mente una cosa che ci si è detti qualche giorno fa durante gli esercizi spirituali con i ragazzi: se non interrompi il tuo amico mentre sta commettendo un errore, gli sei nemico, non amico. Per Gesù, lasciare uno nell’ errore è non volergli bene. Per il Vangelo, siamo responsabili gli uni degli altri. O se volete, siamo custodi l’uno dell’altro.
XXIII Domenica
Tempo Ordinario - Anno A
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità (….)»
Omelia di Domenica 3 settembre 2023 - XXII Domenica del Tempo Ordinario, Anno A
Non è mio solito, ma oggi la mia omelia prende le mosse dalla Prima Lettura della Messa che contiene parole molto importanti di un profeta dell’Antico Testamento, Geremia. Cito le sue parole: Nel mio cuore c’era come un fuoco ardente trattenuto nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo. Mi colpiscono le due parole fuoco ardente: indicano che in Geremia, nonostante tutto quello stava passando, non si era affatto spenta la passione per Dio. Vengono in mente le parole che il pomeriggio di Pasqua dissero i due discepoli di Emmaus riguardo al loro incontro con Gesù: Non ci ardeva il cuore in petto mentre ci spiegava le scritture?
“Comincia l’Esodo: quando torneremo saremo egiziani, oppure popolo di Dio”.
Quella frase mi rimbomba dentro, all’improvviso. Inginocchiato sul mio sacco a pelo in mezzo al Campo da Graça di Lisbona, sento la mano di Giorgia che stringe la mia. Forse ha percepito che dentro di me è successo qualcosa. Tengo gli occhi chiusi, le orecchie tese. Intorno a me c’è quel silenzio che solo un milione di cristiani riuniti in preghiera riesce a generare, lo stesso silenzio del Campus Miseriordiae di Cracovia, sette anni fa. Quella parola apparsa senza avvisare se ne sta lì, sospesa sopra un deserto di voci che tacciono. Con i maledetti riflettori che illuminano a giorno la notte lusitana premuti sulle palpebre e lo sciabordio della risacca in lontananza, ripenso alla scena di qualche ora prima.
Omelia di Domenica 27 agosto 2023 - XXI Domenica del Tempo Ordinario, Anno A
Tutti noi abbiamo una famiglia, degli amici e delle persone a cui teniamo. E a volte ci si chiede: io quanto sono importante per te? Cosa rappresento per te? Sono una priorità o una delle tue tante opzioni? Sono nei tuoi pensieri, nel tuo cuore? Perché sto ponendo queste domande? Perché Gesù, un giorno, ce lo ha appena riferito il Vangelo, pose ai suoi apostoli, domande del genere. Chiese: Voi chi dite che io sia? Che era come dire: è già un bel pezzetto di tempo che siamo insieme, che idea vi siete fatti di me? Siete pentiti o contenti di avermi scelto? Sto rispondendo alle vostre attese? Io chi sono per voi? Si tratta di domande importanti, che in ogni relazione, compresa quella con Gesù, occorre porsi. Credetemi, val la pena approfondire questo tema.