Omelia di Domenica 24 ottobre 2021 - XXX Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

E’ pieno di vita il Vangelo di questa S. Messa: ci offre un racconto piacevole, essenziale, vivo, pieno di movimento, di grida, di emozioni, fin di contestazioni.
1) E’ di scena un mendicante cieco che alla notizia del passaggio di Gesù lo chiama gridando: gli grida di avere pietà dei suoi occhi spenti. La gente cerca di zittirlo, ma lui non si scoraggia. E’ uno che non molla e alla faccia di chi lo vuole zitto zitto, lui grida ancor più forte. Deve alzare la voce per poter prevalere sul rumore che c’era tutt’intorno. D’altronde è così: quando è da una vita che sei disperato e d’improvviso sei innanzi a un’occasione che forse è l’occasione della tua vita, non badi alle buone maniere ma ti fai spazio con forza e ti fai sentire, a costo di essere maleducato o di indisporre qualcuno. E infatti se avete fatto caso, questo cieco è tutto esagerato: non parla, grida; non si toglie il mantello, lo getta; non si alza in piedi: balza in piedi.

Omelia di Domenica 17 ottobre 2021 - XXIX Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Quando andavo a catechismo, una delle domande che la catechista affrontava era: cos’è venuto a fare Gesù nel mondo? La risposta la troviamo nel Vangelo appena ascoltato, dove Gesù dice di sé: sono venuto a servire. Testualmente: il Figlio dell'uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire. Ma... servire chi? Servire cosa? Risposta: servire la nostra felicità, la nostra libertà, la nostra vocazione. Badate che a quei tempi nessuno pensava a un Dio così. Non era mai accaduto che un essere divino si definisse servitore. Gli interlocutori di Gesù dunque si trovarono spiazzati innanzi all’idea di Dio che avevano in testa e che diceva: Dio è il nostro padrone!

Buongiorno,
vi presentiamo le proposte delle sei Scuole di Formazione Teologica di RE per l'autunno.
Il tema scelto è: Uomini e donne amati da Dio.
Il corso sarà online per 6 martedì, dal 19 ottobre al 30 novembre. Non è necessaria l'iscrizione.
Sul sito trovate tutte le informazioni che vi servono per partecipare alle dirette YouTube: https://sites.google.com/view/uomini-e-donne-amati-da-dio

Vi aspettiamo!


P.S: Gli insegnanti di Religione Cattolica, che desiderano avere i crediti relativi alla partecipazione a questo corso devono fare necessariamente riferimento alle indicazioni fornite loro dall'Ufficio Scuola della Diocesi di RE.

 

 

Omelia di Domenica 10 ottobre 2021 - XXVIII Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Un tale gli corse incontro: così inizia il brano evangelico di questa domenica. Dice gli corse incontro. E’ un particolare bello: se era possibile andare da Gesù correndogli incontro, è segno che era un uomo accessibile, che non incuteva timore. A differenza delle persone altolocate, come oggi i ministri, i capi di Regione, i prelati... a Gesù era possibile accedere senza appuntamento e direttamente. Se venisse tra noi Mattarella, chi di noi gli correrebbe incontro per dirgli delle cose? Nessuno. Gli verrebbe impedito. A Gesù invece si poteva accedere senza sbarramenti né appuntamento. Non aveva la scorta. Perché sto sottolineando quest’aspetto secondario del Vangelo? Perché secondario non è. E voglio dire: sull’esempio di Gesù, noi siamo persone accessibili? Chi sta con noi si trova a proprio agio con noi? Badate che se siamo persone difficili o spigolose o polemiche o pettegole o supponenti, che han sempre da ridire, è chiaro che nessuno ci cerca, né ci frequenta, né c’invita a cena. E comprendiamo perché certe persone sono sole.  

Quando vent’anni fa insieme alle ragazze della squadra di volley dell’MG Calerno lanciammo l’idea di disputare una sei ore di pallavolo (poi disputatasi il 30 settembre 2001) sinceramente non avevamo idea di quante ne sarebbero seguite negli anni successivi, ebbene essere qui oggi a celebrare il ventennale di questo evento è davvero una cosa eccezionale!
Non tanto per il “numero rotondo”, che comunque fa una certa impressione, ma piuttosto perché anno dopo anno si sono susseguite nuove emozioni, nuove presenze che si aggiungevano a vecchie conoscenze, il gioco in campo insieme alle chiacchiere fuori dal rettangolo di gioco.