Omelia di Domenica 26 maggio 2024 - SS Trinità
Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo, a Dio che è, che era e che viene. Sono le parole del v. dell’alleluia, che ci ricordano che oggi 26 maggio è la domenica della SS.ma Trinità. Tra poco diremo Credo in un solo Dio, ma dire un solo Dio non è dire che Dio è solitudine, al contrario è dire che Dio è una comunità, una famiglia di tre persone, Padre, Figlio e Spirito santo. Il Dio in cui crediamo è, insieme, uno e trino. Solitamente, coi bimbi, cerco di spiegarmi con l’esempio del trifoglio: unica pianticella con tre foglioline. Si racconta che S. Agostino camminasse sulla riva del mare, immerso in profondi pensieri, uno dei quali era proprio quello di come poteva conciliarsi in Dio l’essere, insieme, uno e trino. Ad un tratto s’ accorse che lì vicino c’era un bimbo, il quale con una conchiglia prendeva acqua dal mare e la metteva in una piccola buca, che aveva scavato nella sabbia. Bambino, che stai facendo? domandò Agostino. Voglio svuotare il mare e metterlo in questa buca, rispose. E Agostino: Ma non vedi che è impossibile? Il mare è grande grande mentre la tua buca è piccola piccola! Ribatté il bambino: Caro Agostino, e come potrai tu, piccola creatura quale sei, comprendere un mistero così alto, qual è quello della SS. Trinità? Detto ciò, il piccolo scomparve. Era un angelo. D’accordo, è una storiella, è però istruttiva, che significa: noi non siamo all’altezza di ciò che è divino. Ci sono cose che ci eccedono, che ci trascendono, che superano le nostre capacità cognitive e che domandano di essere accolte più che capite.
Leggi tutto …