Questo secondo mese in Albania è stato segnato principalmente dal sisma del 26 novembre che ha colpito le zone di Durazzo e Thumanë. Qui a Vau-Dejës abbiamo sentito solo la scossa di magnitudo 6.4 delle 3.54 che fortunatamente non ha causato danni ma solo un forte spavento. Inizialmente non abbiamo compreso la portata di quest’entità perché la barriera linguistica ci ha impedito di comprendere pienamente le notizie. Solo dopo qualche giorno, parlando con gli operatori della Caritas diocesana che si sono recati sul posto per prestare soccorso, abbiamo compreso la gravità dell’evento. Abbiamo dato la disponibilità alla Caritas diocesana per qualsiasi necessità. Il 30 novembre Alessandro è partito con un gruppo di 13 volontari per prestare servizio nella mensa del campo di Thumanë. Dal giorno successivo il campo è stato chiuso, perché è stata trovata una sistemazione per tutti gli sfollati. Rimane ancora la necessità di preghiera e sostegno economico. Tante sono le realtà venute dall’estero per sostenere l’Albania. Ha colpito vedere come all’interno della comunità Albanese cristiani e musulmani abbiano collaborato mettendo da parte ogni sorta di differenza.
Nonostante questa tragedia abbiamo vissuto anche esperienze positive.