Questo secondo mese in Albania è stato segnato principalmente dal sisma del 26 novembre che ha colpito le zone di Durazzo e Thumanë. Qui a Vau-Dejës abbiamo sentito solo la scossa di magnitudo 6.4 delle 3.54 che fortunatamente non ha causato danni ma solo un forte spavento. Inizialmente non abbiamo compreso la portata di quest’entità perché la barriera linguistica ci ha impedito di comprendere pienamente le notizie. Solo dopo qualche giorno, parlando con gli operatori della Caritas diocesana che si sono recati sul posto per prestare soccorso, abbiamo compreso la gravità dell’evento. Abbiamo dato la disponibilità alla Caritas diocesana per qualsiasi necessità. Il 30 novembre Alessandro è partito con un gruppo di 13 volontari per prestare servizio nella mensa del campo di Thumanë. Dal giorno successivo il campo è stato chiuso, perché è stata trovata una sistemazione per tutti gli sfollati. Rimane ancora la necessità di preghiera e sostegno economico. Tante sono le realtà venute dall’estero per sostenere l’Albania. Ha colpito vedere come all’interno della comunità Albanese cristiani e musulmani abbiano collaborato mettendo da parte ogni sorta di differenza.

Nonostante questa tragedia abbiamo vissuto anche esperienze positive.

Omelia di Domenica 15 dicembre 2019 - III Domenica di Avvento
Messa del ritiro spirituale di Bibbiano

Sei tu quello che deve venire o dobbiamo attendere un altro? E’ la domanda che il Vangelo ci ha appena fatto ascoltare: la pose Giovanni Battista a riguardo di Gesù. Gesù rispose descrivendo il tanto bene che stava facendo alle persone. Cito testualmente: Giovanni, guarda: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. Con questa risposta, Gesù volle far capire due cose: che Lui era il Messia e che compito del Messia era far star meglio le persone. Gesù, facendo questo elenco di persone con problemi, da lui soccorse, è come se avesse detto: Io sono venuto nel mondo per farvi star bene, per farvi star meglio. E’ proprio così: dove il Signore passa e tocca, guarisce, porta vita e fioritura. Sta a noi cristiani prolungare questi gesti di Gesù. Ha scritto il Papa nell’Evangelii gaudium: Se io riesco ad aiutare una sola persona a vivere meglio, questo è già sufficiente a giustificare il dono della mia vita.  E don Milani: Quando avrai perso la testa, come l’ho persa io, dietro poche decine di creature, troverai Dio come un premio.
Gesù, dicendo a Giovanni che i ciechi riacquistano la vista, i sordi odono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i morti risuscitano, volle dire: Giovanni, sappilo: chi torna a casa dopo essere stato con me, si trova guarito nello sguardo, resuscitato dalle sue cadute, non più storpio nel cammino della vita, non più sordo nell’ascolto di Dio e degli altri. Portiamo a casa da questa Messa questa risposta di Gesù al Battista, che io traduco in questo modo:

Io, Gesù, sono venuto per voi. Voi chiaramente siete liberi di accogliermi, sappiate però che voi
siete la ragione del mio essere venuto nel mondo. Sono a vostra disposizione per servire la
vostra felicità e i vostri sogni.

 

Omelia di Domenica 8 dicembre 2019 - Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio a una vergine, di nome Maria. Così inizia il Vangelo di questa domenica. Credetemi, la visita di un Angelo non fu una prerogativa solo di Maria. Pure a noi può giungere, anzi giunge, un Angelo. E però un angelo può visitarci solo quando come Maria abbiamo il cuore ben disposto, umile, accogliente. Ciascuno ha il proprio Angelo, può cioè godere di una compagnia rassicurante. E’ importante questa cosa: Dio colloca nella vita di ognuno un prete o un genitore o uno zio o un nonno o una suora o un amico o un insegnante o un educatore, il cui esempio e la cui parola sono una luce, una grazia, una benedizione, una speranza… un Angelo. Poniamoci allora, tutti, 2 domande: 1) qual è l’Angelo che Dio ha posto accanto a me e che per me è una provvidenza? 2) Qual è il tipo di Angelo di cui abbiamo tanto bisogno? A questa 2a domanda rispondo così: ci occorre un angelo del silenzio, un angelo della parola buona, un angelo povero e un angelo liberatore.

La Scuola dell’Infanzia San Vincenzo è lieta di invitarvi alla festa di Natale che si svolgerà mercoledì 18 dicembre alle 19.45 presso la palestra parrocchiale.

Con l’occasione pubblichiamo la locandina con le date della “Scuola aperta” e delle pre-iscrizioni per il prossimo anno.

Le maestre

 

 

Omelie di Domenica 24 Novembre 2019 - Re dell'Universo, Anno C

 

Messa delle 9:00 di Calerno

Il Vangelo di questa domenica descrive una scena per nulla gradevole: ci porta sul monte Calvario dove ci sono 3 croci, a cui sono appesi Gesù e 2 malfattori. E come abbiamo sentito, Gesù chiuse la sua esistenza terrena compiendo 3 cose significative: morì perdonando, morì regalando il Paradiso a un delinquente, morì in compagnia di due peccatori. Potremmo anche dire così: l’ultimo atto di Gesù prima di morire fu un gesto di perdono; l’ultima compagnia di Gesù prima di morire fu quella di 2 delinquenti; l’ultima parola di Gesù prima di morire fu una dichiarazione che vorremmo sentirci tutti rivolgere (Oggi stesso sarai con me in Paradiso). Possiamo cogliere in queste 3 cose di Gesù un programma di vita per ciascuno di noi. Di questo episodio ora faccio qualche sottolineatura.

 

Ormai giunta alla 23a edizione, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è diventata un importantissimo momento di coinvolgimento e sensibilizzazione della società civile al problema della povertà alimentare attraverso l'invito a un gesto concreto di gratuità e di condivisione: donare la spesa a chi è povero.

Sabato prossimo 30 novembre, presso i supermercati aderenti all’iniziativa, saranno presenti i volontari del Banco Alimentare per fornire tutte le informazioni riguardo questa iniziativa e per ricevere i generi alimentari a lunga conservazione che vorrete donare.

Quest’anno la Caritas dell’Unità Pastorale Calerno-S. Ilario gestirà per conto del Banco Alimentare tre supermercati: oltre all’ECU di Calerno, il Famila di S. Ilario e il Conad di Taneto.

Non è semplice trovare volontari sufficienti per coprire l’intero orario di apertura dei tre supermercati.
Se qualcuno volesse donare una o più ore del suo tempo per questa bella iniziativa, in particolare per gestire la raccolta al Famila di S. Ilario e al Conad di Taneto, può contattare Anna al 340.6054690.


 

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