Omelia di Domenica 26 dicembre 2021 - Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria

Il presepio è sostanzialmente un quadretto familiare: c’è un papà (Giuseppe), una mamma (Maria) e un bimbo (Gesù). E’ questa la ragione che ha indotto la Chiesa a collocare vicino al Natale la festa della Santa famiglia di Nazareth. Il Vangelo ci ha narrato quell’episodio della famiglia di Gesù, in cui Lui 12enne rimase a Gerusalemme senza che i suoi lo sapessero. Ma fu un disguido che seppero ricomporre. Possiamo dunque considerare questa domenica, l’occasione per riflettere sulla famiglia, per coglierne la bellezza e la necessità. A 2 domande cercherò di rispondere.

Omelia di Sabato 25 dicembre 2021 - Natale del Signore

Voglio dirvi come quest’anno mi sono accostato al Natale: nel mio studio c’è un crocifisso, bello e grande. E’ il crocifisso dove hanno sostato in preghiera i parroci che mi hanno preceduto. Bè, ieri mattina presto, mi ci son messo davanti anch’io e ho detto: Gesù, dò il benvenuto al tuo Natale con una preghiera, che poi condividerò con chi sarà a Messa. Ecco le parole che mi son venute.

Omelia di Domenica 19 dicembre 2021 - IV Domenica di Avvento, Anno C

Questa mattina è davanti a noi un passo del Vangelo tra i miei preferiti: sono 2 mamme le protagoniste, Elisabetta e Maria. Mi soffermo su alcuni particolari del brano.
- Il > Elisabetta e Maria, essendo entrambe incinte, sono una bell' immagine del cristiano. Dico così perché una donna in attesa non ha bisogno di dare spiegazioni, basta guardarla ed è evidente cosa le sta accadendo. Una donna incinta è viva di 2 vite, battono in lei 2 cuori, che non è possibile separare. Bene, così è il cristiano: grazie alla vita spirituale che coltiva pure lui è abitato da un'altra vita, quella di Dio: respira con il respiro di Dio, sente coi sentimenti di Cristo, possiede 2 cuori, il proprio e quello di Gesù, inseparabili. Mi chiedo: siamo consapevoli di essere abitati da una così grande ricchezza?

Omelia di Domenica 12 dicembre 2021 - III Domenica di Avvento, Anno C

Se avete fatto caso, dall’inizio della Messa a ora, è tutto un invito a gioire. Antifona d'ingresso: Rallegratevi sempre nel Signore ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino. 1^ lettura: Rallègrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore tuo Dio gioirà per te, esulterà per te con grida di gioia». Salmo responsoriale: Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza. 2^ lettura: Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. Versetto dell’alleluia: Lo Spirito del Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. Insomma, è la gioia uno dei temi chiave della Parola di Dio. Ha detto il cardinale Cantalamessa: Credo che sia ora di iniziare a proclamare con più coraggio il lieto messaggio che Dio è felicità.

Omelia di Mercoledì 8 dicembre 2021 - Solennità dell'Immacolata Concezione, Anno C

L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, Nazareth, a una vergine di nome Maria. Così inizia il Vangelo di ogni 8 dicembre, festa di Maria Immacolata. Ogni volta che scorrendo la Bibbia m’imbatto in un Angelo mi si irradia il volto. Perché? Perché sono gli angeli che ci cambiano la vita. E mi spiego. Ci sono angeli visibili e angeli invisibili. Gli invisibili sono quelli della corte celeste in Paradiso, i visibili sono quelli che ci parlano a nome di Dio nelle circostanze più comuni e forse anche più inaspettate del nostro vivere quotidiano. Chi sono questi angeli visibili?

Omelia di Domenica 5 dicembre 2021 - II Domenica di Avvento, Anno C

Se dovessi dare un titolo a questa domenica direi così: LAVORI IN CORSO. Dico così perché il Vangelo ci ha parlato di burroni da riempire, sentieri da raddrizzare e montagne da spianare. E pure la 1^ lettura ha parlato di alte montagne e rupi da spianare, valli da colmare e terreni da livellare...

Omelia di Domenica 28 novembre 2021 - I Domenica di Avvento, Anno C

Nell’ascoltare il Vangelo di questa domenica c’è da spaventarsi. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Cosa significa tutto sto modo di parlare?

Omelia di Domenica 21 novembre 2021 - Solennità di Cristo Re, Anno B

Oggi è la festa di Cristo Re. Qualcuno s’è chiesto: onorare Cristo col titolo di Re non è una cosa un po’ sorpassata? Da Medioevo? Risposta: no! Perché fu Gesù stesso a definirsi così. Chiaramente bisogna saper bene cosa voleva dire Gesù definendosi Re. Risentiamo il testo evangelico: Pilato gli disse: Dunque tu sei re? E Gesù: Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo. Per dare testimonianza alla verità. Ora, se Gesù è re, è re anche della famiglia. Dico così perché ci eravamo impegnati - forse qualcuno lo ricorda - a dedicare una domenica al tema della pastorale familiare qui nella nostra Unità Pastorale. La domenica è questa. Provo allora a mettere insieme le due cose: cos’ha da dire una festa come quella di Cristo re a delle famiglie? Da cosa si capisce che nelle nostre case è Cristo che regna? Ci sono case, dove sono presenti alcuni segni, attestanti che lì regna Gesù. Ne menziono 5.

Omelia di Domenica 14 novembre 2021 - XXXIII Domenica del Tempo Ordinario, Anno B

Lo ammetto: il Vangelo di questa domenica non è facile da capire. Quand’ero uno studente di teologia, il prof. di sacra scrittura ci diceva: ragazzi, quando siete davanti a una pagina della Bibbia un po’ complicata, chiedetevi come prima cosa: di che genere letterario è il testo che ho davanti? E’ un racconto storico? O mitico? E’ una poesia o una preghiera oppure una fiaba o un testo apocalittico? Ebbene, il Vangelo di questa domenica appartiene al genere apocalittico, cioè a quel tipo di narrazione il cui messaggio è descritto con immagini simboliche/cosmiche/catastrofiche, proprio come abbiamo appena sentito: il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce e le stelle cadranno dal cielo. Al fondo di queste parole simboliche sta il messaggio che la vita dopo la morte sarà un capovolgimento, sarà tutt’altra cosa rispetto al mondo così com’è ora. Gesù vuol dirci che il mondo in cui viviamo adesso, finirà, è provvisorio, dopo sarà tutta un’altra cosa. E a chi chiede: e dopo questa fine che ci sarà? Risposta: ci sarà Dio ad accoglierci. Ecco perché il Vangelo dice: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che Egli è vicino.

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