Carissimi, vi invitiamo al corso-laboratorio Proclamare la Parola di Dio.
Il corso è rivolto ai lettori "di fatto" che svolgono il servizio di proclamazione della Parola di Dio durante le celebrazioni liturgiche nelle Unità Pastorali e nelle parrocchie del Vicariato della Val d'Enza ed è aperto a tutti coloro che hanno interesse ad approfondire i temi trattati.
Si tratta di 5 incontri in presenza, alle ore 21 presso i locali della parrocchia di S. Ilario d'Enza, condotti dalla prof.ssa Giovanna Bondavalli e dal prof. don Edoardo Ruina, sulla preziosità di questo dono che è affidato alle nostre comunità.
Mercoledì 6 ottobre - G. Bondavalli - "Questa Parola è molto vicina", un Dio che si racconta e che ci incontra.
Mercoledì 13 ottobre - G. Bondavalli - "Come un solo uomo", la Parola costruisce la comunità.
Giovedì 21 ottobre - E. Ruina - "Parola di Dio ed Eucarestia", Come i discepoli di Emmaus...
Giovedì 28 ottobre - E. Ruina - "La liturgia della Parola", Che cos'è e come è fatto un Lezionario?
Giovedì 4 novembre - "Il ministero del lettore", Al servizio di chi ascolta la Parola di Dio.
Portare con sè la Bibbia.
In allegato la locandina.
Per informazioni ed iscrizioni telefonare al n° 348-3237845.
Omelia di Domenica 26 settembre 2021 - XXVI Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
Proviamo a lasciarci provocare dal botta e risposta tra l’apostolo Giovanni e Gesù, con cui si è aperto il Vangelo. «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non era dei nostri». E Gesù: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di noi è per noi». Sorprende che a fare questa domanda sia stato Giovanni, uno dei primi 4 apostoli e uno dei più intimi di Gesù. Cos’era successo?
Omelia di Domenica 19 settembre 2021 - XXV Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
Quanti spunti di riflessione ci consegna il Vangelo di questa S. Messa! Ne raccoglierò uno, che ci viene offerto da questa frase: per la strada gli apostoli avevano discusso di chi tra loro fosse il più grande. I discepoli cioè dibattevano su chi era il n° 1 agli occhi di Gesù, chi era il prediletto, il preferito. Al che Gesù risponde con le cose che abbiamo sentito. Prendiamole di petto allora queste parole: per la strada avevano discusso di chi tra loro fosse il più grande. Quanto riguardano anche noi queste parole! Quante volte si sente dire: chi è il migliore? Chi è che ha vinto? Chi è arrivato ultimo? Oppure, tra adolescenti: chi ci sa più fare con le ragazze? Chi di noi è il più gettonato? Sento dire a volte da qualche ragazzo: quando si deve decidere dove andare il sabato sera, si va sempre dove dice lui. Ma chi si crede? Il re?
Omelia di Domenica 12 settembre 2021 - XXIV Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
La gente chi dice che io sia? E voi, chi dite che io sia? Sono le 2 domande di Gesù agli apostoli, che il Vangelo ci ha appena fatto sentire. Domande che sostanzialmente vogliono dire: io chi sono per voi? Cosa rappresento per voi ? Che idea vi siete fatti di me? Per voi sono ancora una priorità?
> Queste domande vanno bene anche per noi, perché Gesù non è come Gandhi o Alessandro Magno, i quali saran stati, certo, 2 grandi della storia, ma mai sognarono di presentarsi come inviati da Dio o salvatori dell’umanità. Gesù invece sì. Gesù venne perché di lui c’era assoluto bisogno. Soprattutto venne come salvatore, per trarre in salvo tutti da una vita insignificante, infelice e priva di senso. Quando noi parliamo di amore, senso della vita, libertà, felicità, indirettamente parliamo di Gesù, perché Gesù è esattamente venuto per darci queste cose. Ebbene, oggi 12 settembre, il Vangelo ci dà l’opportunità di tornare a porci la domanda delle domande: chi è Gesù?
Omelia di Domenica 5 settembre 2021 - XXIII Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
Portarono a Gesù un sordomuto, così ci ha riferito il Vangelo. Proviamo a metterci nei panni di quest’uomo. Un sordomuto è un piccolo dramma, perché? Perché è un uomo né capace di dire parole né capace di ascoltare parole. Ad esempio, è nell’impossibilità di ascoltare una delle cose più belle della vita: la musica e le canzoni. Un sordomuto, innanzi alla bellezza di una persona o di un panorama, non riesce a dire la sua ammirazione. Meno male che nel nostro caso, l’uomo in questione non s’era arreso alla vita, se è vero che era inserito in un cerchio di amici e se è vero che pensò bene di tentare la carta “Gesù”. Vedete, quando uno è seriamente malato o comunque non sta bene, è già un inizio di guarigione poter beneficiare dell’amicizia e dell’attenzione di qualcuno.
Omelia di Domenica 29 agosto 2021 - XXII Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me. E’ questa la frase-chiave del Vangelo di questa domenica. Proviamo a vedere perché il Signore la pronunciò. Gesù era abituato a stare tra le gente, in mezzo ai suoi problemi. Veniva da villaggi e campagne dove l’ascoltare l’uno e l’altro era come un bagno dentro tanti bisogni e richieste. Ovunque arrivava, gli portavano i malati, mendicanti ciechi lo chiamavano, donne di Tiro e Sidone cercavano di toccargli almeno la frangia del mantello. Fin la sua ombra veniva considerata come una carezza sulla loro umanità dolente. Ecco com’era impastata una giornata di Gesù.