- don Fernando
- Omelie
Omelia di domenica 7 ottobre 2018
Omelia XXVII^ Domenica del Tempo Ordinario 7 Ottobre 2018
Non è bene che l’uomo sia solo: così si è aperta la 1^ lettura della Messa.
E’ una frase dove la parola solo ha un significato amaro, di solitudine e isolamento. Pensate, nella Bibbia il primo male di cui si parla non è il peccato ma la solitudine. E’ male che l’uomo sia solo: ‘male’ perché? Perché non c’è nessuno che basti a se stesso, nessuno che sia felice da solo, nessuno che viva bene senza nessuno accanto.
La 1^ lettura e il Vangelo di questa Messa vengono a ricordarci che siamo stati creati per amare ed essere amati.
Matrimoni, amicizie, comunità sono modi con cui si aggredisce la solitudine. E infatti la nostra lettura subito dopo aver detto non è bene che l’uomo sia solo, parla del matrimonio.
La felicità è amore, nient’altro.
Qualcuno ha detto: Se non hai ancora amato, non dire che hai vissuto pienamente.
> A dire il vero, l’essere soli non è sempre una cosa negativa. Non ci diciamo a volte: ma prenditi una pausa, stacca la spina?
Io ad esempio che, grazie a Dio, non soffro di solitudine, spesso desidero/cerco spazi in cui poter essere solo, o meglio io e il Signore e basta.
Quand’ero ragazzo pensavo che la cosa peggiore della vita fosse restare solo.
A 18/20 anni la solitudine spaventa.