- don Fernando
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Omelia del 26 aprile 2020
Omelia di Domenica 26 Aprile 2020 - III Domenica di Pasqua, Anno A
Siamo nel pomeriggio del giorno di Pasqua, Gesù è appena risorto. Ci sono 2 suoi discepoli, in cammino verso casa. Sono delusi perché Gesù non è risorto, la notizia della risurrezione a loro non è ancora giunta. E cosa accade? Che Gesù stesso nelle vesti di un viandante forestiero si affianca a loro e con loro fa una lunga conversazione, che il Vangelo ci ha appena fatto sentire.
1) Ho pensato di lasciarmi ispirare da 2 particolari del racconto. Il 1° > Quei 2 si fermarono, tristi. Il 2° > Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele! Gesù dunque coglie quei 2 in un momento di tristezza e di non speranza. Sappiamo però che poi ribalterà il loro stato d’animo. Pensate, nel giorno più gioioso della storia, quei 2 avevano l’umore a terra. Ora, lo sappiamo anche noi: tristezza e delusione, pur se comprensibili, non vanno d’accordo con l’atteggiamento cristiano. Pensate alle parole di tono opposto del re Davide, ce le ha riferite la 1^ lettura: si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua. Vi racconto un episodio.