Omelia di Domenica 8 dicembre 2019 - Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio a una vergine, di nome Maria. Così inizia il Vangelo di questa domenica. Credetemi, la visita di un Angelo non fu una prerogativa solo di Maria. Pure a noi può giungere, anzi giunge, un Angelo. E però un angelo può visitarci solo quando come Maria abbiamo il cuore ben disposto, umile, accogliente. Ciascuno ha il proprio Angelo, può cioè godere di una compagnia rassicurante. E’ importante questa cosa: Dio colloca nella vita di ognuno un prete o un genitore o uno zio o un nonno o una suora o un amico o un insegnante o un educatore, il cui esempio e la cui parola sono una luce, una grazia, una benedizione, una speranza… un Angelo. Poniamoci allora, tutti, 2 domande: 1) qual è l’Angelo che Dio ha posto accanto a me e che per me è una provvidenza? 2) Qual è il tipo di Angelo di cui abbiamo tanto bisogno? A questa 2a domanda rispondo così: ci occorre un angelo del silenzio, un angelo della parola buona, un angelo povero e un angelo liberatore.

La Scuola dell’Infanzia San Vincenzo è lieta di invitarvi alla festa di Natale che si svolgerà mercoledì 18 dicembre alle 19.45 presso la palestra parrocchiale.

Con l’occasione pubblichiamo la locandina con le date della “Scuola aperta” e delle pre-iscrizioni per il prossimo anno.

Le maestre

 

 

Omelie di Domenica 24 Novembre 2019 - Re dell'Universo, Anno C

 

Messa delle 9:00 di Calerno

Il Vangelo di questa domenica descrive una scena per nulla gradevole: ci porta sul monte Calvario dove ci sono 3 croci, a cui sono appesi Gesù e 2 malfattori. E come abbiamo sentito, Gesù chiuse la sua esistenza terrena compiendo 3 cose significative: morì perdonando, morì regalando il Paradiso a un delinquente, morì in compagnia di due peccatori. Potremmo anche dire così: l’ultimo atto di Gesù prima di morire fu un gesto di perdono; l’ultima compagnia di Gesù prima di morire fu quella di 2 delinquenti; l’ultima parola di Gesù prima di morire fu una dichiarazione che vorremmo sentirci tutti rivolgere (Oggi stesso sarai con me in Paradiso). Possiamo cogliere in queste 3 cose di Gesù un programma di vita per ciascuno di noi. Di questo episodio ora faccio qualche sottolineatura.

 

Ormai giunta alla 23a edizione, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è diventata un importantissimo momento di coinvolgimento e sensibilizzazione della società civile al problema della povertà alimentare attraverso l'invito a un gesto concreto di gratuità e di condivisione: donare la spesa a chi è povero.

Sabato prossimo 30 novembre, presso i supermercati aderenti all’iniziativa, saranno presenti i volontari del Banco Alimentare per fornire tutte le informazioni riguardo questa iniziativa e per ricevere i generi alimentari a lunga conservazione che vorrete donare.

Quest’anno la Caritas dell’Unità Pastorale Calerno-S. Ilario gestirà per conto del Banco Alimentare tre supermercati: oltre all’ECU di Calerno, il Famila di S. Ilario e il Conad di Taneto.

Non è semplice trovare volontari sufficienti per coprire l’intero orario di apertura dei tre supermercati.
Se qualcuno volesse donare una o più ore del suo tempo per questa bella iniziativa, in particolare per gestire la raccolta al Famila di S. Ilario e al Conad di Taneto, può contattare Anna al 340.6054690.


 

Omelia di Domenica 17 Novembre 2019 - XXXIII del Tempo Ordinario

Ci colpiscono, e molto, le parole catastrofiche del Vangelo di questa S. Messa. Interpellato sulle sorti della città di Gerusalemme, Gesù prende spunto dalla fine ingloriosa di questa città per descrivere la fine del mondo. E lo fa ricorrendo alle categorie apocalittiche del tempo, le quali se da una parte non vanno prese alla lettera, dall’altra il messaggio forte che contengono, è da cogliere. Su una frase in particolare vorrei riflettere: nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Che vuol dire: ciascuno di noi è talmente prezioso agli occhi di Dio, che fin ogni nostro capello è importante. Il messaggio è chiaro: davanti a Dio non siamo un numero, ma un volto. Se per l’amministrazione pubblica siamo un codice fiscale, davanti a Dio siamo pezzi unici, irrepetibili e insostituibili. Il tu con cui Dio si rivolge a noi non lo adopera con nessun altro, con la stessa gradazione e intimità. Tre esempi ci aiutano a capire.

 

Omelia di Domenica 10 Novembre 2019 - XXXII del Tempo Ordinario

Anche ai tempi di Gesù ci si interrogava su cosa c’era dopo la morte, se il niente o un’altra vita. E anche allora le opinioni differivano. I sadducei ad es. erano un partito religioso che negava che ci fosse un’altra vita dopo la morte. Gesù non la pensava così. E un giorno si trovarono a discutere proprio di questo argomento. Il Vangelo di questa domenica riporta uno stralcio di quella conversazione. Venne sottoposto a Gesù un caso abbastanza inverosimile, la storia di una donna che rimase vedova 7 volte perché ogni volta che moriva il marito se ne trovava un altro, che a sua volta moriva. Un caso quasi ridicolo col quale questi sadducei volevano ridicolizzare il passaggio dei morti dei morti alla vita eterna. La domanda a Gesù fu questa: se questo Paradiso c’è, questa donna in Paradiso di chi sarà moglie, visto che ha avuti ben 7 mariti? La risposta di Gesù l’abbiamo sentita, di questa risposta sottolineo 2 cose.