Dopo questo periodo di Coronavirus che ha scombussolato anche il nostro percorso di catechesi, abbiamo pensato a come fare un punto di riepilogo con i nostri ragazzi. Grazie ad  un incontro d'equipe con gli educatori di Sant’Ilario con cui collaboriamo in questo cammino,  ci è sembrato interessante partire da uno stimolo provocatorio attraverso un video di don Alberto Ravagnani, famoso  giovane prete Youtuber, sulla FELICITÀ.

Abbiamo raccolto dai ragazzi di terza media di Calerno questi bellissimi e stimolanti pensieri che abbiamo voluto condividere!!! Pensiamo possano essere interessanti, oltre  che segno della loro crescita!! Buona lettura.

Terry Marco e Rita.

Omelia di Domenica 14 Giugno 2020 - Corpus Domini

Era il 1200 a.C. circa: il popolo ebreo entrava, progressivamente e non senza ostacoli, nella cosiddetta terra promessa che era poi il territorio di Canaan, l’attuale Israele. In quel modo gli ebrei cessavano di essere un popolo nomade per divenire un popolo sedentario, a dimora fissa, con una sua terra. E infatti, da lì in poi cominciarono a dotarsi di una forma di Stato (la monarchia), di un ordinamento giuridico, ecc. Bene, è a questo momento storico che si riferisce la 1^ lettura della Messa. Contiene un accorato appello di Mosè a far sì che si vivesse quel periodo nuovo, promettente, inedito, lontano da certi rischi. Risentiamo le sue parole: Non dimenticare quanto il Signore, tuo Dio, ha fatto per te in questi 40 anni in cui hai vagato per zone desertiche: ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione di schiavitù; ti ha condotto per questo deserto spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz'acqua; ha fatto sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima; nel deserto ti ha pure nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri. Parole sacrosante! Se avessi qui davanti a me Mosè, l’abbraccerei.

Omelia di Domenica 7 Giugno 2020 - Santissima Trinità

Nel pensare a questa mia omelia mi son chiesto: se oggi è la domenica della SS.ma Trinità, a chi mai interessa un simile argomento? Che Dio sia insieme una e tre persone (Padre, Figlio e Spirito Santo) quanto mi tocca? Quanto ci riguarda? Il sapere che Dio è uno e trino non è una verità un po’ astratta e lontana dalla nostra sensibilità? Mi son detto allora: devo mettercela tutta per far comprendere a chi mi ascolta che invece riflettere su Dio Trinità non è affatto tempo perso.

Da domani, sabato 6 giugno, riprendono le celebrazioni a Calerno con i seguenti orari:
- il sabato la messa prefestiva sarà alle 18:30;
- la domenica la messa festiva sarà alle 9:15.

Riepiloghiamo di seguito alcune informazioni utili per partecipare alle Messe

Posso entrare in Chiesa se:

  • ho effettuato la prenotazione sul sito www.iovadoamessa.it o via telefono ai numeri 3477806746 - 3473795237;
  • sono maggiorenne o accompagnato da un maggiorenne;
  • sono munito di mascherina protettiva che copre naso e bocca;
  • non ho una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5°C (la temperatura verrà misurata all’ingresso);
  • mi igienizzo le mani prima di entrare;
  • mi presento all’ingresso nei 30 minuti prima dell’inizio della celebrazione e non oltre l'orario di inizio;
  • farò sempre attenzione a mantenere una distanza di sicurezza dalle altre persone.

In Chiesa:

  • un addetto alla sicurezza mi indica il posto dove poter posizionarmi;
  • indosso sempre la mascherina (eccetto che nel momento in cui mi comunico);
  • non mi sposto mai dal mio posto;
  • non mi inginocchio;
  • durante la comunione rimango in piedi al mio posto e aspetto che mi portino la comunione;
  • al termine della celebrazione per uscire, attendo le indicazioni degli addetti alla sicurezza. Non mi trattengo in Chiesa.

Dopo la S. Messa:

  • una volta uscito non mi intrattengo nei luoghi esterni alla Chiesa (sagrato, cortili, parcheggi etc…), al fine di non creare assembramenti e mantengo i dispositivi di protezione in tutte le aree di pertinenza parrocchiale;
  • se nei giorni successivi mi accorgo di avere febbre e risulto positivo al Covid-19, lo comunico tempestivamente al parroco.

Note Importanti

  • Possono accedere alla celebrazione i bambini dalla 4° elementare in su, che dovranno prenotarsi, e i neonati (0-1anno). Questi ultimi si considerano con il genitore e quindi non occupano alcun posto.
  • I posti in Chiesa sono contrassegnati con apposito segno di riconoscimento e numerati; è importantissimo occupare il posto assegnato in fase di prenotazione.
  • All’ingresso sarà sempre presente almeno un addetto alla sicurezza, il gel per l’igienizzazione delle mani, la cartellonistica che ricorda le regole essenziali.
  • Alle persone in carrozzina verrà indicato un luogo apposito. L’accompagnatore non dovrà rispettare la distanza di sicurezza dalla persona accompagnata.
  • Le persone con i posti dall’1 al 35 devono presentarsi all’ingresso 30 minuti prima dell’orario di inizio della funzione. Quelli dal 36 al 70 devono presentarsi 15 minuti prima.

 

Purtroppo anche il GREST di Calerno è rimasto “vittima” del coronavirus e quest’anno non si farà. Le rigide normative contro il covid ci hanno fatto decidere, con molto dispiacere e dopo molti anni di attività, di non fare il GREST a Calerno quest’estate.
Diverso il discorso per Sant’Ilario: la parrocchia organizza l’Oratorio Estivo al Parco S. Rocco, che ha ampi spazi sia esterni che interni, dal 15 giugno al 24 luglio.
Sul volantino allegato trovate tutte le informazioni essenziali mentre nella cartella di Google Drive accessibile dal link qui sotto potrete trovare i moduli per l’iscrizione e l’informativa, che vi preghiamo di LEGGERE ATTENTAMENTE.

https://drive.google.com/drive/u/2/folders/1sQOMBxOFUU99ke94eqBPSKTfn_BZHl5T

 

 

Omelia di Domenica 31 Maggio 2020 - Domenica di Pentecoste

Lo abbiamo appena sentito: 50 giorni dopo la Pasqua, su Maria e gli apostoli riuniti, scese lo Spirito Santo riempiendoli di coraggio. Quell’effusione li trasformò, ce lo ha appena ricordato la 1^ lettura: La gente era stupita e diceva: Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi li sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti, Romani... eppure li udiamo parlare nelle nostre lingue. Cos’era avvenuto? Che quella gente, pur se di nazionalità e lingua diverse, riuscì ugualmente a comprendere le parole degli apostoli. Gli apostoli divennero capaci di parlare la lingua dei loro ascoltatori: come mai ciascuno di noi li sente parlare nella propria lingua nativa? Vedete, dietro a questa domanda ci sta un insegnamento prezioso: il messaggio cristiano è sorto per venire compreso da tutti i popoli, culture e razze. Il cristianesimo ha una vocazione universale, contiene una luce e un’ispirazione che tende a fare breccia in tutte le culture, senza annullarle, anzi perfezionandole.

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