Omelia di Domenica 20 febbraio 2022 - VII Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Se domenica scorsa la parola chiave del Vangelo era beati, oggi è amate. Solo che, subito dopo aver detto amate Gesù ci piazza una scalata durissima, perché dice amate i vostri nemici. Non semplicemente amate e nemmeno amate chi vi vuol bene ma amate i vostri nemici. Ma come facciamo ad amare i nostri odiatori? Come facciamo ad amare chi ci getta addosso calunnie? Come facciamo ad amare chi meno ci vede e meglio sta? E’ lo stesso brano evangelico a rispondere, là dove dice: fate agli altri ciò che vorreste che venisse fatto a voi. Chiediamoci allora: come vorrei che gli altri agissero con me? Che gente vorrei aver attorno?

Omelia di Domenica 13 febbraio 2022 - VI Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Beati voi poveri perché vostro è il Regno di Dio. Così esordisce Gesù nel discorso che abbiamo appena ascoltato dal Vangelo. Chi è attento al dibattito che c’è nella Chiesa, sa che ci sono persone che sostengono che si farebbe un utilizzo eccessivo di questa frase del Signore, beati i poveri. Certo, dicono, Gesù ha detto queste parole, ma un conto è questo, altro conto è stare sempre, o quasi, su questa frase, come se Gesù avesse sempre o solo parlato di poveri. Tanti anni fa, a un vescovo innamorato dei poveri giunse questa lettera provocatoria.

Omelia di Domenica 6 febbraio 2022 - V Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Gesù disse a Simone: ‘Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini.’ Così è terminata la lettura del Vangelo. Nell’omelia di ieri sera mi sono soffermato sulle prime due parole non temere, ora dico qualcosa sulle restanti: d’ora in poi sarai pescatore di uomini. E cioè: “Pietro se se fino ad ora sei stato un cercatore di pesci, da ora sarai anche un cercatore di anime.” Una prima cosa da dire è questa: quella giornata, per Pietro, fu a dir poco memorabile. Egli, nell’accettare di passare da pescatore di pesci a pescatori di uomini, diede alla sua vita la svolta più bella che le potesse dare. Gesù quel giorno aveva, sì, davanti a sè Pietro, ma non era ancora il Pietro vero, il Pietro maturo, il Pietro realizzato, il Pietro che lui (Gesù) avrebbe reso. Gesù quel giorno presentò a Pietro il futuro Pietro, gli parlò del Pietro che sarebbe diventato.

Omelia di Domenica 30 gennaio 2022 - IV Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

La carità è magnanima, non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. Son da imparare a memoria queste parole: sono di S. Paolo e le abbiamo sentite nella 2^ lettura della Messa. Notate un particolare: la carità è presentata come se fosse una persona. In effetti è così: non esiste la carità-idea ma chi esercita la carità. Soffermiamoci allora su questo magnifico pezzo della Sacra Scrittura. Premessa: qui carità non significa fare la carità, dare in elemosina, significa invece amore, dono di sé all’altro.

Omelia di Domenica 23 gennaio 2022 - III Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Ai tempi di Gesù e nella terra di Gesù in ogni località c’era un luogo chiamato ‘sinagoga’ dove di sabato la gente si radunava per l’ascolto della Bibbia e la preghiera. Durante questo raduno chiunque poteva prendere la parola, a 4 condizioni: essere di sesso maschile, avere almeno 12 anni, essere passati per un rito di ammissione, essersi accordati col responsabile della sinagoga.

Omelia di Domenica 16 gennaio 2022 - II Domenica del Tempo Ordinario, Anno C

Questa mattina vi parlo di Maria e il perché è chiaro: nell’episodio delle nozze di Cana, ascoltato nel Vangelo, è evidente il suo ruolo centrale. Fu lei a ottenere da Gesù il miracolo dell’acqua in vino. Fu lei a mettere sotto sopra tutto (si fa per dire) affinché quella festa non finisse male. Mi soffermo sui 2 interventi che lei fece a quella festa.

Omelia di Domenica 9 gennaio 2022 - Battesimo del signore, Anno C

Il Vangelo ci ha narrato in poche parole il Battesimo di Gesù e ci ha riferito di una voce celeste che ha detto: Tu sei il mio amato figlio. Una tale dichiarazione d’amore riguarda anche noi, visto che pure noi siamo figli di Dio. S. Paolo nella Bibbia dice che siamo figli nel Figlio e voleva dire che il nostro essere figli s’intreccia con la figliolanza di Gesù. Questo è molto bello: Gesù partecipa a noi il suo cuore di figlio, il suo pregare di figlio, la sua obbedienza di figlio, la sua libertà di figlio, il suo rispetto di figlio verso i suoi genitori, ecc. Ho pensato allora di svolgere un’omelia su come si è figli alla maniera di Gesù.

Omelia di Giovedì 6 gennaio 2022 - Epifania del Signore

Questa mattina vi racconto una storia, o meglio una fiaba che s’intreccia bene col racconto evangelico dei Magi. Il titolo è: Il quarto dei Re Magi. I Magi quando partirono erano in quattro. Il quarto veniva dall’Asia settentrionale ed era il più gentile e il più generoso della squadra. Per Gesù aveva predisposto, come suo dono, tessuti di lino purissimo, miele, perle pescate nelle acque limpide dei suoi fiumi. Ma nel recarsi a Gerusalemme con gli altri tre, iniziò a rallentare, perché? Perché si fermava presso i bisognosi che incontrava.

Omelia di Domenica 2 gennaio 2022 - Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria

Nel Vangelo di questa domenica c’è una parola ricorrente: è la parola LUCE. E ogni volta è riferita a Gesù. Gesù nei Vangeli viene chiamato con vari appellativi (..), ma l’appellativo ‘luce’ è tipico di questo tempo natalizio. Il Natale infatti si condensa in una domanda e in una risposta: Chi è Gesù? Gesù è la luce che Dio ha acceso per noi. Io adesso, scorrendo i vari significati della LUCE, cerco di tratteggiare la figura di Gesù e del cristiano.