Omelia di Domenica 27 ottobre 2024 - XXX Domenica del Tempo Ordinario, Anno B
Il Vangelo di questa S. Messa ci offre un racconto piacevole, essenziale, vivo, pieno di movimento, di grida, di emozioni, fin di contestazioni.
1) E’ di scena un mendicante cieco che alla notizia del passaggio di Gesù lo chiama gridando: gli grida il suo bisogno di guarigione degli occhi. La gente cerca di zittirlo, ma lui non si scoraggia. E’ uno di quelli che non molla e alla faccia di chi lo vuole zitto, lui grida ancor più forte. Deve alzare la voce per poter prevalere sul rumore che c’era. D’altronde è così: quando è da una vita che sei disperato e d’improvviso hai un’occasione che forse è l’occasione della tua vita, non badi alle buone maniere, ma ti fai spazio con forza, ti fai sentire, a costo di essere maleducato. E infatti, nel testo si nota che questo cieco è tutto esagerato: non parla, grida; non si toglie il mantello, lo getta; non si alza in piedi, balza in piedi.
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